De Pierro saluta sostegno di “Ostia che cammina” a lotta contro corruzione vigili urbani

L’Italia dei Diritti prende positivamente atto dell’appoggio dell’associazione ‘Ostia che cammina’ alla battaglia che il movimento porta avanti tramite il suo presidente Antonello De Pierro.

Infatti egli da tempo si batte per assicurare la trasparenza nella pubblica amministrazione proponendo la rotazione dei vigili urbani e degli impiegati delle U.O.T. dei Municipi romani. A tale scopo sono noti i suoi incatenamenti in Campidoglio e presso altre sedi istituzionali e di organi d’informazione della Capitale. “Accolgo con grande favore – afferma fiero De Pierro – il sostegno che ci viene offerto dall’associazione ‘Ostia che cammina’ che ritengo certamente la più attiva realtà associativa sul territorio del XIII Municipio. Un gruppo spinto da assoluta passione civile che da anni opera in maniera ineccepibile nell’affrontare i problemi della zona al contrario di altri che si muovono in modo decisamente strumentale rispetto al potere politico di turno. E’ con orgoglio che vengo a sapere con l’occasione che già l’indimenticato e compianto Claudio Zolesi, figura esemplare di grande spessore etico e morale, già nel 2006 aveva ipotizzato una rotazione intermunicipale dei vigili urbani. Non rivendichiamo esclusive ma crediamo che, con l’impegno di tutto l’associazionismo territoriale sano, si possa vincere questa battaglia a favore dei cittadini e dell’immagine stessa del corpo di Polizia Municipale e di tutto l’apparato amministrativo comunale”. Il presidente dell’Italia dei Diritti punta poi il dito sul silenzio seguito alle numerose proteste: “ ‘Ostia che cammina’ si sofferma sull’atteggiamento ostativo tenuto spesso dagli amministratori verso le richieste di confronto avanzate dai residenti riguardo a problematiche di assoluto interesse collettivo. Effettivamente – conclude De Pierro – ritengo totalmente inopportuno l’atteggiamento tenuto dal sindaco Alemanno di fronte alla nostra richiesta e alle nostre manifestazioni di dissenso che, tengo a precisare, non si fermeranno di fronte all’inspiegabile indifferenza istituzionale”.

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