Le forze armate venezuelane sotto attacco di cyber spie che rubano gigabyte di documenti riservati

I ricercatori di ESET hanno scoperto una campagna di cyber spionaggio in corso contro obiettivi di alto profilo in America Latina. Più della metà dei computer attaccati appartiene alle forze armate venezuelane ma tra gli obiettivi ci sono anche Istituzioni come la Polizia e i Ministeri dell’Istruzione e degli Affari Esteri. La maggior parte degli attacchi – circa il 75% – ha avuto luogo in Venezuela, mentre un altro 16% si è focalizzato in Ecuador. Il gruppo dietro Machete responsabile di questi attacchi ha rubato gigabyte di documenti riservati ogni settimana. La campagna è ancora molto attiva e arriva in un momento di forti tensioni regionali e internazionali tra Stati Uniti e Venezuela.

In soli tre mesi, tra marzo e maggio 2019, i ricercatori di ESET hanno osservato più di 50 computer compromessi che comunicavano con server C&C appartenenti a cyber spie. I cyber criminali introducono regolarmente modifiche al malware, alla sua infrastruttura e alle campagne di diffusione del malware stesso attraverso lo spear phishing, una forma molto evoluta di phishing che mira ad un soggetto o ad un’organizzazione specifica.

Il gruppo di spionaggio dietro Machete utilizza efficaci tecniche di spear phishing. La lunga serie di attacchi, concentrati nei paesi dell’America Latina, ha permesso loro di raccogliere informazioni e affinare le tecniche nel corso degli anni. Conoscono gli obiettivi, come infiltrarsi in comunicazioni regolari e quali documenti sono più preziosi da rubare“, afferma Matias Porolli, ricercatore di ESET. “Gli aggressori esfiltrano file specifici utilizzati dal software GIS (Geographic Information Systems) e sono particolarmente interessati ai file che descrivono le rotte di navigazione e il posizionamento, utilizzando le griglie militari“.