Sicurezza della casa: come, dove, quando

È necessario fare una premessa riguardo ai sistemi di sicurezza per casa. La paura di essere vittime di furti e rapine è sfortunatamente cresciuta negli ultimi anni. A differenza degli anni passati, molto spesso le rapine vengono compiute con le persone all’interno della abitazione con conseguenze spesso tragiche e violente.
Mettere in sicurezza la propria casa non vuol dire solo dormire sonni più tranquilli difendendo la propria abitazione ma proteggere al meglio la propria famiglia. Se una volta avere dei cani era una garanzia adesso purtroppo sono le prime vittime delle spiacevoli intrusioni.
Esistono modi diversi per tutelarsi dai furti, esistono in commercio una varietà impressionante di sistemi di difesa, tutti molto validi.
È chiaro come la molteplicità dei sistemi in commercio possa creare confusione nei potenziali acquirenti. È importante fare una distinzione tra quelle che sono chiamate protezioni attive, quindi sistemi antifurto e i cosiddetti sistemi antieffrazione, come porte blindate, vetri antisfondamento…
Chi è interessato ai sistemi di sicurezza? Purtroppo tutti. Al di là di eccezionali posti meno colpiti nessun luogo è completamente salvo. Ovviamente ci sono dei fattori che rendono quasi obbligatorio ricorrere a delle protezioni. Vediamo qualche esempio per capire quali elementi è bene considerare nella scelta degli antifurto. Senza dubbio, va principalmente valutata la collocazione dell’edificio in questione. Se la casa è situata in una zona isolata, o in un’area/quartiere più esposto a furti, è il caso di agire immediatamente. Per questo si possono controllare le statistiche regionali e provinciali, che contengono eventuali dettagli da non sottovalutare. È importante verificare la “appetibilità” dell’edificio. Una villa storica o una casa con ricchi proprietari avrà molte più probabilità di essere svaligiata di appartamenti abitati da studenti universitari!
Vi sono diversi tipi di impianti di sicurezza casa. Il primo tipo è collegato all’impianto elettrico, allacciato con una rete di cavi elettrici che nel caso vengano tagliati i fili scatta immediatamente l’allarme. Non è molto economico perché i costi di installazione sono abbastanza alti.
Un’altra tipologia funziona a onde radio, quindi wireless, sempre alimentata a batterie a lunga durata, non è molto costosa l’unica pecca può avere interferenze radio.
La terza opzione è l’impianto misto, la summa dei primi due, in parte tramite cavo (per l’alimentazione della centralina), in parte via radio.
Collegate gli allarmi ai numeri di emergenza, come il 112 dei Carabinieri, e scambiatevi i contatti con dei vicini fidati in modo da poterli contattare in caso di emergenza.

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