Bitcoin, adesso Goldman Sachs pensa a un team per negoziarlo

L’avanzata delle criptovalute continua ad essere al centro dell’attenzione del mondo finanziario. Dopo che la Cina ha fatto scattare il divieto di dare luogo alle raccolte fondi – ICO – il dibattito sulle cryptocurrencies s’è fatto ancora più intenso. Diverse le voci che si sono levate per dare conto al Bitcoin (capo-famiglia delle valute digitali), e senza dubbio quella che ha fatto più rumore è stata la voce di Jamie Dimon, ceo di Jp Morgan. Ha infatti definito il Bitcoin come una “frode” senza tanti giri di parole.

bitcoinQuel che è certo è che si tratta di un asset anomalo. I normali strumenti tecnici come l’indicatore ADX, come funziona benissimo su i normali asset presenta dei picchi estremi quando si tratta di Bitcoin, e necessita di essere calibrato a dovere. Si tratta di quindi di investimenti che soltanto i più esperti (dotati anche di sangue freddo) dovrebbero approcciare.

Goldman Sachs pensa al Bitcoin

Ma c’è anche chi la pensa diversamente. Ed è un nome forte: Goldman Sachs. La banca d’affari sarebbe così interessata al fenomeno al punto di comprarli per i suoi clienti e di farne oggetto di speculazione finanziaria. A rivelare la novità è France Presse, citando fonti finanziarie anonime. In base a queste ultime il colosso finanziario starebbe progettando di creare una squadra di trader sul modello di quelle che operano abitualmente su altre valute, come il dollaro, l’euro, lo yen. Da quel che trapela questo team di esperti sarà inizialmente rivolto solo ai clienti istituzionali, cioé ai fondi di investimento, agli assicuratori e alle grandi imprese.

Nel frattempo sulla piazza valutarie Bitcoin è tornato oltre quota 4000 dollari, con l’indicatore Parabolic SAR, strategia di base che evidenzia una situazione di trend al rialzo. Anche riguardo alle previsioni future i pareri si sprecano. C’è chi – forse con troppo ottimismo – lo vede a quota 6mila dollari entro fine anno. Chi invece pronostica addirittura i 10mila nel 2018.