Da Brisbane arrivano le orecchie stampate in 3D

Continua il fortunato binomio tra stampa 3D e medicina: l’ultima novità riguarda le orecchie 3D printed che potranno aiutare i bambini nati con malformazioni. Ma andiamo con ordine. Il progetto è sviluppato in due fasi distinte: la prima fase consiste nella ricerca di una soluzione in breve tempo per aiutare i bimbi con problemi di estetica, realizzando un orecchio fatto in silicone medicale e fissato magneticamente o con colla chirurgica nel giro di alcune ore.

 

La seconda fase, ben più delicata, coinvolgerebbe la la Queensland University of Technology (QUT) per la creazione di una soluzione di ingegneria dei tessuti che creerebbe un orecchio stampato in 3D e contenente anche cellule dello stesso bambino.

 

Un progetto che la direttrice dell’iniziativa Mia Woodruff ha definito molto emozionante:

“Nessuno al mondo ha mai stampato in 3D le protesi auricolari. Queste potranno essere realizzate da ogni stampante tridimensionale. Ed avranno un costo al pubblico minore di un paio di occhiali”

 

Ancora una volta la stampa 3D abbraccia i desideri dei più piccoli, quasi a voler dimostrare come siano loro gli esclusivi destinatari di tutte le innovazioni legate al 3D print. Tecnologia 3D e bambini si dimostrano un abbinamento fortunato anche in Italia, dove una start-up parmense è stata in grado di realizzare un’innovativa macchina a pedali per bimbi realizzata attraverso la stampa tridimensionale e con materiali 100% riciclabili. Un veicolo innovativo, sostenibile e che si può anche costruire insieme al genitore, stimolando così la creatività del piccolo.