La dinamicità della luminosità colpisce nelle opere di Beatrice Cignitti a “Spoleto Arte”

Nel comparto delle pregevoli mostre di “Spoleto Arte” si è positivamente recepita la presenza della talentuosa artista romana Beatrice Cignitti, che ha suscitato intense emozioni con la sua raffinata arte pittorica. Anche il curatore dell’evento, il Professor Vittorio Sgarbi, ha espresso commenti di lodevole stima verso il suo percorso evolutivo. L’esposizione di “Spoleto Arte” organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, in una delle più caratteristiche dimore storiche spoletine, il Palazzo Leti Sansi, che si trova nella centralissima Piazza del Mercato, è visitabile dal 27 Giugno al 24 Luglio.

Nell’intrigante ricerca sperimentale, legate all’ancestrale connubio cromatico tra gli eterni opposti, il bianco e il nero, emerge il dinamico movimento della luminosità evanescente generato dallo stacco nitido tra i due colori contrapposti. Nel gioco del chiaro-scuro la forma della luce, nella peculiare profondità e gradazione assunta, permette di acquisire delle visioni multiple, focalizzando l’attenzione e orientando lo sguardo dell’osservatore, come se il medesimo quadro potesse scomporsi simultaneamente in differenti prospettive e piani dimensionali.

Le creazioni della Cignitti hanno un’inconfondibile eleganza estetica e racchiudono una virtuale melodia, una soave sonorità ritmata e cadenzata dei due estremi cromatici, che vengono conciliati e ordinati in un armonioso intreccio. Le linee, le proporzioni, i volumi, i segni sono realizzati con certosina manualità e accurata precisione.

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