Covid, Regno Unito approva il vaccino Pifer-BioNTech, è il primo Paese al mondo
Roma, 3 dicembre -Il Regno Unito ha approvato l’uso del vaccino anti-coronavirus della Pfizer-BioNTech. È il primo Paese al mondo che dà il via libera al prodotto per un uso diffuso. Un primato reso possibile dalla Brexit: nel resto d’Europa, infatti i Paesi Ue sono ancora in attesa degli esiti delle valutazioni dell’Ema sul farmaco.
“Il governo ha accettato la raccomandazione dell’autorità di regolazione sui farmici del Regno, la Mhra, per approvare l’uso del vaccino Covid-19 della Pfizer-BioNTech” spiega un comunicato del ministero della Sanità inglese. “Il vaccino sarà disponibile in tutto il Regno Unito a partire dalla prossima settimana” e la priorità verrà data agli anziani delle case di riposo e al personale medico.
La Mhra ha fatto sapere che il vaccino offre fino al 95% di protezione contro il virus ed è sicuro per il lancio delle vaccinazioni di massa. Il Regno Unito ha già ordinato 40 milioni di dosi, sufficienti per vaccinare 20 milioni di persone, con due iniezioni ciascuna, secondo quanto riferisce la Bbc. Presto dovrebbero essere disponibili circa 10 milioni di dosi con le prime in arrivo nel Paese già nei prossimi giorni.
“L’odierna< autorizzazione all’uso di emergenza nel Regno Unito segna un momento storico nella lotta contro Covid-19″ ha detto Albert Bourla, Ceo di Pfizer. L’azienda statunitense e la tedesca BioNTech attendono ulteriori decisioni normative da altri Paesi “nei prossimi giorni e settimane”.
L’Unione europea si muove con maggiore cautela rispetto al Regno Unito ed è ancora in attesa che l’Ema, l’agenzia regolatoria comunitaria, completi le sue valutazioni sul prodotto. “Siamo consapevoli dell’enorme responsabilità che abbiamo e pertanto volevo garantirvi che le nostre valutazioni si baseranno soltanto sulla sicurezza, sulla qualità e sull’efficacia del vaccino” ha dichiarato Emer Cooke (nella foto), direttrice esecutiva dell’Agenzia europea per i medicinali in una videoconferenza dei ministri della Salute dell’Unione europea.
Cooke ha poi spiegato: “Sappiamo che ci sono molte preoccupazioni tra i cittadini europei e a tal fine prevediamo un incontro l’11 di dicembre per ascoltare i timori”.
FONTE: rifday.it
IMMAGINE: ema.europa.eu