Angeli Assassini, il romanzo di Nicola Paparusso

“Questo libro mi è capitato un po’ per caso tra le mani. È un mix tra un saggio ed un insieme di riflessioni sui sentimenti, anzi sull’Amore con la A maiuscola. Ero un po’ scettico quando mi han chiesto di leggerlo. Non è il genere di narrativa che prediligo. Però la lettura è stata fluida, le considerazioni dell’autore in fondo acute. Alla fine ci invita a vivere i nostri sentimenti, senza troppe sovrastrutture che sono quelle che ci portano a vivere relazioni difficili o infelici. In fondo Paparusso si muove sullo stesso sentiero percorso dal più famoso Coelho. Vivi ed ama pienamente.” Questo scrive il critico Paolo Lucciola su “Angeli Assassini” di Nicola Paparusso. Le sue considerazioni sono coerenti con le vendite. Il libro e’ stato un vero successo. E’ piaciuto per i contenuti, per la fluidità coi cui si legge, per il sistema innovativo di veicolare i risultati di studi sociologici e renderli meno “pesanti” attraverso il sistema della narrativa, del romanzo. Efficace la novità di precedere ogni capitolo con un disegno che ne descrive il tema. Non meno lusinghiera la recensione del severo Diego Di Dio che afferma: “Angeli assassini, non è un manuale d’amore. Non vuole insegnare nulla perché non ha questa pretesa. È una disamina, a volte lucida a volte sognante, sul sentimento che move il sole e l’altre stelle. Diciamo la verità. Oggi si prova quasi imbarazzo a parlare d’amore. Come se fosse un fratellastro deforme da tenere nascosto in cantina, oppure un peccato così grave da non farne parola con nessuno. Ci sono una serie di argomenti, oggi, divenuti tabù, per una sorta di stravolgimento sociale. Stravolgimento che ci ha portati a credere che se può essere legittimo parlare di sesso in tutte le sue forme, d’altro canto non è conveniente parlare di argomenti scomodi e poco gettonati. Argomenti pesanti, in fondo, di cui molti vorrebbero liberarsi. Potremmo citare Dio. E potremmo citare l’amore. Ma questo libro, scevro da ogni illusione a buon mercato, affronta con piglio razionale, ma anche fiducioso, le varie fasi che possono caratterizzare quell’amore che più di ogni altro si presta ad analisi sociologiche: il rapporto di coppia. I quindici capitoli che compongono il volume non pretendono di fondare una nuova scuola di pensiero, né di fare facili proseliti. Hanno la speranza, piuttosto, di aprire gli occhi (a giovani e meno giovani) su quanto siano simili tra loro le storie d’amore. Le dinamiche, grossomodo, finiscono per rispettare logiche abbastanza note, ed è proprio su questo presupposto che l’autore costruisce una serie di consigli che possono aiutare a vedere un rapporto di coppia con maggiore distacco. Un distacco necessario ad affrontare meglio, per esempio, un abbandono. Un punto di vista lucido che può aiutarci a riconoscere i nostri errori, a fare marcia indietro, a non cadere in quei facili standard sentimentali che, soprattutto nei momenti bui, portano a puntare un dito accusatore contro l’altro. Anche le storie d’amore passate giocano un ruolo importante in questo “saggio”: dare il giusto peso agli ex è un’operazione difficile, che tuttavia può aiutare a vivere meglio il presente. Il fardello del passato non deve essere un ostacolo, ma un’esperienza da conservare e sviluppare. Da non dimenticare, infine, le parole dedicate alla passione e all’importanza dell’intimità: mantenere vivo il fuoco dell’attrazione è forse il sistema più sicuro per saldare il collante sentimentale tra due persone. Una lettura, -Angeli assassini-” interessante e istruttiva, che mi sento di consigliare a tutti. Perché tutti, chi prima chi dopo, chi più chi meno, ci siamo confrontati con questo universo.”
E allora non ci rimane che leggere questo saggio frutto delle ultime risultanze di quegli studi sociologici messi a punto dallo scrittore e produttore televisivo Nicola Paparusso. Cinquant’anni e una impressionante somiglianza con Sean Connery. Una vita spesa in giro per il mondo. Ama Lecce, ma ha vissuto a Capri, Ischia e Roma. Separato e un figlio di vent’anni che definisce il suo migliore amico e un esempio di moralità. Una curiosità e una voglia di apprendere che ancora oggi lo incatena ai libri, alla ricerca. Plurilaureato, nel 2007 sfugge alle cattedre universitarie per accettare la nomina di Consigliere Giudirico del Presidente della Commissione Difesa del Senato e nel 2008 per quella di Consigliere Giuridico del Presidente della Delagazione Italiana presso l’Assemblea Parlamentare della NATO. Sebben nel panorama nazionale e’ considerato un Politologo di fama e stimato per essere stato sempre equidistante dai vari colori politici, colto da un vero e proprio richiamo alla vocazione, si spoglia di ogni privilegio e ambizione istituzionale, per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura e alla produzione televisiva e cinematografica. Tra i libri ricordiamo: “L’infiltrato” , “Caffè corretto” , “Angeli assassini” e “fuckafe’” mentre tra i successi televisivi e’ facile ricordare il programma di Rai Uno e Rai International “Sua Eccellenza Italia – il Gala del Made in Italy” condotto a edizioni alterne da Pippo Baudo e Claudio Lippi. Tanto altro ha prodotto, ma, Nicola Paparusso ama parlare dei progetti futuri piu che delle glorie vissute. Su nostra insistenza, ci accenna sornione del suo programma estivo scritto per la rai “Estate in Ballo” un talent itinerante per le più belle località balneari del Belpaese. Un programma che condivide con la sua socia Terry Devol e con l’amico Nicola Convertino. Un cast di tutto prestigio a partire dal conduttore Claudio Lippi e Flora Canto, ma ancora Raffaele Paganini, Natalia Titova, Massimiliano Rosololino, Enzo Salvi, Daniela del Secco D’Aragona, Maria Monse’ e l’amico Antony Peth. Insomma un uomo pieno di interessi ma soprattuto di energia e che mai perde di vista lo studio per l’amore con la A maiuscola. Le sue storie sentimentali hanno visto protagoniste donne famose del cinema, della televisione, della moda e dulcis in fundo della politica. Ma lui sorride sornione quando chiediamo l’autorizzazione a definirlo uno “sciupafemmine”. Paparusso si dichiara al contrario un monogamo, un iper-fedele e scherzando ci confida che, le storie sentimentali vissute negli ultimi anni sono da attribuire ad un bisogno di approfondire le sue ricerche sociologiche sui sentimenti e quindi utili nozioni per i suoi libri. Non sortisce la stessa reazione la domanda sulla fine della sua convivenza di due anni con la ballerina Samanta Togni. La risposta e’ secca: “non amo parlare del mio passato sentimentale sopratutto di Samanta. Lei l’ho rimossa del tutto. La persona di cui non mi stancherò mai di parlare e’ Isabella che ho sposata nel 1990 e che mi ha donato Axel un figlio meraviglioso. “Lei è una donna stupenda sotto ogni punto di vista. Un sostegno e riferimento. Colei che non mi ha mai voltato le spalle soprattutto in un recente momento molto doloroso della mia vita, lo stesso momento che al contrario ha fatto fuggire donne di piccole calibro che temevani riflessi negativi su un immagine inesistente, donne che parlano di reputazione dopo aver mostrato tutte e genitali a mezzo mondo attraverso le pagine di giornaletti. Sono felice della mia attuale situazione sentimentale e professionale e non c’è spazio nella mia vita per rancori e asti, preparatevi invece a guardare Estate in Ballo e leggere il mio ultimo libro in uscita per il prossimo natale “la particella di Dio”

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