Intervista a Silvia Pietrantonio, il soprano del Carnevale dell’Arte

Sabato 3 febbraio si è esibita durante l’evento “Carnevale dell’Arte a Venezia”, organizzato dal manager Salvo Nugnes e il pubblico ha molto apprezzato. Quando è nata la sua passione per la musica e qual è la sua formazione?

Sono certa che ho amato follemente la musica sin da quando la ascoltavo nel grembo materno, poiché la mia famiglia l’ha sempre praticata e ascoltata. Mio padre era un tenore e mia madre un soprano, e si conobbero a un concorso. Inoltre ho studiato al Conservatorio di S. Cecilia e all’Accademia Mozarteum a Salisburgo.

Cosa si prova a essere “una delle voci preferite del prof. Vittorio Sgarbi”?

È un motivo di orgoglio essendo Sgarbi un intenditore in tutti i campi artistici, compresa la lirica.

Lei ha partecipato al programma televisivo Sgarbi quotidiani. Ci racconta questa esperienza?

Sgarbi, avendomi casualmente vista e sentita cantare nella trasmissione televisiva Processi somari di Gianni Ippoliti, ha deciso di invitarmi nella sua trasmissione Sgarbi quotidiani, dove ho cantato un inno scritto dallo stesso Ippoliti il cui testo ironizzava sulle maggiori personalità politiche prima delle elezioni del 1994.

Chi è il suo soprano preferito?

In primis Maria Callas, poi la mia insegnante Antonietta Stella, Katia Ricciarelli e Mariella Devia.

Tra le sue esperienze e partecipazioni, quali ricorda con soddisfazione?

Aver potuto comporre due brani musicali per due commedie teatrali: Gente di facili costumi di Nino Manfredi e Nino Marino e Viva gli sposi di Nino Manfredi. Inoltre ricordo con piacere, tra le numerose manifestazioni alle quali ho partecipato, il prestigioso Premio Sciacca all’Università pontificia, il Premio Pianeta Azzurro “I Protagonisti” a Fregene, e per la fondazione Grace Kelly a Montecarli nello Stadium secondo.

Con chi le piacerebbe duettare?

Con mio padre, il tenore Giuseppe Pietrantonio, e con il grande Pavarotti.

Cosa consiglierebbe a uno studente che desidera diventare un soprano?

Di studiare con continuità e serietà e di non forzare mai la voce.

Ha un particolare sogno nel cassetto?

Due sono i miei sogni: poter condividere lungamente la gioia del canto e vedere eseguite le mie musiche.