Alaska Edizioni presenta Odon, un’anima oscura che risplende

Scrivere una recensione non è mai semplice. Si chiede di farlo a lettori che abbiano qualcosa in più da dire e per questo mi ha lusingato la proposta fattami dalla casa editrice Alaska, tra l’altro una nuova e interessante realtà editoriale che valuta a lungo cosa pubblicare per il bene degli autori, quelli veri e di quelli che si credono tali.

Ma sono qui per parlare di Odon, un’anima oscura che risplende della giovane Simona Mileto che, come ci dice la biografia, vive sotto il sole della Calabria. E proprio dalla sua terra, tanto cara alla Grecia deve aver preso spunto per questa sua fatica letteraria che riporta a noi personaggi e miti che hanno popolato la nostra vita da liceali.

Un personaggio complicato quello di Odon, sempre in cerca di un equilibrio. Lei, a cui non manca nulla, eppure vive sempre a metà. Non capisco inizialmente il suo comportamento sufficiente nei confronti delle compagne sue coetanee: okay che sta in un orfanotrofio, ma proprio per questo il suo distacco, invece di cercare complicità e comprensione con le altre ospiti della struttura non mi è chiaro. Le cose si fanno più chiare quando la ragazza raggiunge “la maturità” necessaria per farle comprendere la sua vera natura. E qui il tutto comincia ad animarsi di personaggi che conosciamo perché appartenenti ai miti e di altri che non ci sono noti, ma conosceremo presto.

Non so bene se dire che Odon, un’anima oscura che risplende sia un libro d’amore (la storia d’amore c’è), o un romanzo sull’amicizia (che anche di questo si parla). Odon è un fantasy, ben si accosta ad un pubblico di ragazzi che voglia sognare un po’ mondi paralleli e vite diverse, vite che possono diventare straordinarie, come quella della protagonista.

Io immagino che ogni bambina in un orfanotrofio sogni, almeno in giovanissima età, che il suo papà sia un re, che lei sia lì per un motivo specifico che poi riuscirà a conoscere. Sono modi per affrontare un presente difficile attraverso la consolazione che a tutto quel dolore può esserci una spiegazione. E questa, poi, diventa la realtà della fortunata Odon.

All’inizio, quando, curioso, ho chiesto qualche cosa in più da sapere sulla trama del libro e ho sentito parlare di rose, di Olimpo e di una protagonista donna ho ripensato a Pollon, ma poi mi sono ricreduto. Probabilmente Odon ha un volto e un corpo simili a quelli di Xena, la principessa guerriera dei miei tempi.

Una buona lettura a tutti i curiosi… Odon è da leggere!