Scorciatoie SEO? No, grazie!

Nel mondo di oggi ogni secondo conta. Tutti sono alla ricerca di modi per essere più efficienti, perché significa che si può fare di più in meno tempo. Lavorare meglio, non di più, giusto? Ma cosa succede quando si è talmente concentrati sulla velocità da abbandonare un approccio metodico e razionale a favore di facili scorciatoie per fare le cose? Quando si pone il focus troppo intensamente sul tempo e sul ROI, è facile perdere di vista il giusto modo di svolgere il proprio lavoro. Nell’ambito del Web Marketing, non è sempre facile resistere alla tentazione di prendere scorciatoie quando si è sotto scadenza e bisogna gestire la pressione dei clienti che vogliono vedere i risultati dei loro investimenti. Purtroppo la SEO non è un settore in cui si può correre. È un lavoro di medio-lungo termine e dipende da così tanti fattori (molti dei quali sono al di fuori del controllo di chi lo svolge) che non c’è modo di prevedere con precisione quando si inizieranno a vedere i risultati che i clienti chiedono a gran voce. Ma non è il loro problema, giusto? È compito dell’Agenzia SEO adoperarsi affinché si raggiungano gli obiettivi attesi il prima possibile. È proprio in questo momento che il fascino della Black Hat SEO è al suo massimo. In sintesi, la Black Hat SEO (letteralmente SEO dal cappello nero) è un insieme di tecniche illecite e non consentite dalle linee guida dei motori di ricerca per scalare le SERP. La bellezza della Black Hat SEO è che permette di produrre risultati rapidi e misurabili, molto utili per mettersi in bella mostra davanti ai propri clienti. Si possono ottenere migliaia di back link verso il sito internet nell’arco di un solo mese e tutti sono felici. Ma da dove provengono tutti quei link in realtà? Probabilmente da centinaia di blog spam diversi, una dozzina di articoli duplicati in rete, una manciata di scambi di link e così via. Nessuno di quei link fornisce alcun reale beneficio al sito web e, quando quei blog spam e contenuti duplicati verranno rimossi dagli indici dei motori di ricerca, tutti i back link ottenuti con essi svaniranno alla stessa velocità con cui sono stati procurati. La (ri)pubblicazione in massa di articoli con contenuto duplicato è un’altra scorciatoia SEO molto utilizzata. Prendere un articolo e di inviarlo a decine di siti di Article Marketing diversi può essere veloce, ma è davvero utile come attività di posizionamento nei motori di ricerca? Prima di tutto, l’aggiornamento di Google Panda ha effettivamente dichiarato guerra ai siti di Article Marketing che pubblicano indiscriminatamente contenuti di bassa qualità e spam. In secondo luogo, investire in una campagna di Web Marketing basata sui contenuti significa produrre contenuti originali e di valore capaci di educare, coinvolgere ed interessare il pubblico di destinazione. Inoltre, spesso ci si dimentica che per scrivere un post spam su un blog si impiega lo stesso tempo necessario a scriverne uno davvero utile. Questo è un esempio di come si può essere efficienti ed efficaci. Come già detto all’inizio, la SEO non è qualcosa che si può far andare più veloce o che si può far accadere. Concentrare tutte le attenzioni e le aspettative solo sui tempi e sul voler ottenere risultati immediati significa che manca il quadro generale di ciò che la SEO può e vuole fare per il sito in termini di posizionamento nei motori di ricerca, promozione e visibilità online. Prendere scorciatoie può essere utile ad arrivare più velocemente, ma ciò non vuol dire che il lavoro sia stato fatto meglio.

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