“Post Scriptum. Dopo la firma” l’ultima fatica letteraria di Sheyla Bobba

di MINO SEMERARO

Grande partecipazione di pubblico giovedì 19 gennaio al convegno per la presentazione del libro “Post Scriptum. Dopo la firma”, l’ultima opera letteraria della scrittrice Sheyla Bobba, organizzato presso il Circolo Ufficiali della Marina di Brindisi e nell’ultimo periodo presentata in tutta la provincia di Brindisi. Il libro raccoglie dati statistici sulle separazioni coniugali e sulle condizioni di vita degli uomini dopo la rottura del matrimonio, oltre a toccanti e struggenti testimonianze raccolte da associazioni, da medici, psicologi e da padri separati. Insomma, un libro verità. La verità sui 4 milioni di padri separati che, quotidianamente, lottano per l’affido condiviso, per la bigenitorialità e si scontrano con le innumerevoli e difficili problematiche derivanti dal rapporto con i propri figli, coinvolti nella separazione, e sempre più istigati dalle madri. Il titolo Post Scriptum, ovvero dopo lo scritto, è stato scelto volutamente dalla scrittrice per due motivi: perché le sigle P.S. ricordano l’acronimo di Padri Separati e per l’esigenza di entrare nel Post Scriptum della vita di ognuno di loro, chiedendosi appunto cosa gli resta dopo lo scritto, dopo la firma sull’atto di separazione.

Attualmente i dati Istat sulle separazioni e divorzi in Italia sono alquanto allarmanti. Circa 4 milioni sono i Padri Separati, 900 mila gli indigenti che si riversano alle Caritas e tanti i figli costantemente vittime di Pas (sindrome di alienazione genitoriale), ripicche, usati per colpire il genitore non affidatario, tutto questo con l’unico risultato di renderli infelici e, conseguentemente, insicuri. Sono 100mila i figli che subiscono la separazioni dei genitori e nel 74% dei casi essi perderanno, completamente o in parte, il rapporto con il genitore non affidatario. Sheyla Bobba si mette dalla parte degli uomini separati. Quegli uomini che vivono la tragedia dell’allontanamento dai figli, che subiscono veri atti di stalking da parte delle loro compagne, vittime di false accuse, attacchi psicologici, qualche volta portati anche alla morte. A ieri infatti risale l’ultima notizia di cronaca di un uomo ligure suicida perché esasperato dalla situazione. La scrittrice sostiene questi uomini vittime ma non deboli, che non si arrendono e continuano a combattere. “Questo però non significa essere contro le donne” – riferisce la stessa – “ma semplicemente avere la coscienza di comprendere un gruppo di madri, donne, ex mogli o compagne, che si distingue ed è lontano da quello che significa essere donna. Da queste mi dissocio e ne raccolgo le motivazioni”.

Il convegno ha avuto inizio alle ore 18. Sheyla Bobba ha parlato dei contenuti di Post Scriptum e proiettato slide come integrazioni al testo del libro, con dati Istat, citazioni di studiosi e considerazioni personali. Nella sala del Circolo Ufficiali della Marina di Brindisi erano presenti: il Capitano di corvetta Maurizio Rizzo, che ha presieduto il convegno, Franco Cellie, rappresentante degli Stati Generali sulla Giustizia Familiare e Stefano Maresca di Serracapriola, in qualità di rappresentate regionale di “Adiantum” (Associazione di Associazioni Nazionali per la Tutela dei Minori). A conclusione del convegno, la Bobba ha ringraziato tutti i convenuti e in particolare il Presidente del Circolo Ufficiali della Marina Militare, il Capitano di vascello Vincenzo Rinaldi per la disponibilità dimostrata.

Post Scriptum. Dopo la firma” può essere acquistato esclusivamente nelle librerie Feltrinelli oppure tramite prenotazione sul sito ufficiale dell’autrice, www.sheylabobba.eu.

Sino ad esaurimento scorte è possibile, inviando una email a [email protected], avere una copia del libro a 12 euro (comprese le spese postali).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.