Sostituire o inserire un dente è una questione funzionale alla salute del paziente, ma è anche un problema intimamente estetico. La nuova protesi deve sapersi armonizzare e mimetizzare al resto della dentatura come se fosse parte dell’originale, da sempre. Allora scopo del clinico sarà, sì, quello di garantire qualità, efficacia e stabilità al dente inserito, ma a patto di considerare egualmente l’aspetto naturale del risultato. Oggi, grazie ai progressi compiuti dall’implantologia dentale, sia nei materiali e strumenti disponibili sia nelle tecniche chirurgiche, l’impianto di una protesi eseguita da un professionista mira precisamente a questi obiettivi.

L’inserimento di una radice artificiale nella sede del dente perduto richiede accuratezza nell’esecuzione dell’intervento e, al contempo, una gestione certosina del periodonto, cioè del tessuto circostante le radici dentali. Diversamente, il rischio sul piano estetico, ma non solo, sarà quello di rendere visibile la vite sulla quale è ancorata la protesi e su cui bisognerà ulteriormente intervenire. Un’operazione chirurgica implantare esige una visione del risultato finale già in fase di intervento: la presenza della protesi all’interno di una situazione dentale complessiva dovrà essere ben chiara nella mente, negli occhi e in ogni gesto dell’odontoiatra.

Dunque, fattori scientifico-tecnologici, psicologici e sociali hanno spinto sempre di più verso interventi implantologici rispondenti a standard qualitativi di carattere anche estetico. Lo scopo è e rimane uno: raggiungere il miglior risultato possibile, da tutti i punti di vista. E da quello economico? Cliccando in Rete “implantologia dentale costi” si nota come il rapporto costi/benefici volga a favore del paziente: una protesi su impianto ha successo in circa il 90% dei casi, per vent’anni o una vita intera.