I mutui con cap non vanno in vacanza

Nato nel periodo del cambio valuta lira-euro, il mutuo con cap ha goduto di un secondo momento di gloria in occasione della crisi del mercato immobiliare di qualche anno fa, che ha visto ancora una volta i consumatori diffidenti nei confronti dei prodotti finanziari.

Benché non abbia mai totalmente spopolato, il mutuo a tasso variabile con cap risulta oggi essere il prediletto da una crescente fetta di italiani, poiché offre la convenienza del tasso variabile e la sicurezza di una soglia massima che tutela dagli aumenti dei tassi di riferimento. Tuttavia gli esperti mettono in guardia: non è tutt’oro quel che luccica!

Il mutuo con cap infatti avrebbe ormai raggiunto delle condizioni tali per cui la sua convenienza viene meno, così come la sua sicurezza. Uno spread superiore a quello degli altri tassi infatti lo rendono un investimento remunerativo solo per le banche, mentre un tetto massimo che continua a spostarsi verso l’alto fa si che le condizioni di mercato per cui il mutuatario se ne debba servire, probabilmente non si verificheranno mai.

Attenzione quindi al mutuo che scegliete. Non sempre ciò che viene proposto come conveniente e sicuro lo è davvero.

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