Anoressia: cosa pensa davvero un ragazzo anoressico

L’anoressia é probabilmente il disturbo dell’alimentazione più conosciuto. Questo disturbo ha origine spesso durante l’adolescenza ma può insorgere anche in altre fasce di età. Molto spesso l’anoressia tende a presentarsi anche in età pediatrica ed è per questo motivo che la psicoterapia infantile tende ad occuparsene sempre di più.


Una delle conseguenze che preoccupano maggiormente i medici e i famigliari delle pazienti affette da anoressia é la scomparsa del ciclo mestruale. Quando il ciclo mestruale scompare questo deve essere preso come un vero e proprio campanello d’allarme, molto spesso questo è il segnale di una gravità medico fisiologica nelle condizioni di salute delle pazienti.


Sebbene amenorrea e perdita di peso diventano motivo di grossa preoccupazione per i familiari, spesso si è portati a pensare che anche le ragazze adolescenti possano vivere allo stesso modo la perdita delle mestruazioni, ma non sempre é così. Le ragazze affette da anoressia, infatti, molto frequentemente considerano positivamente la perdita del ciclo mestruale, ed anzi per loro questa conseguenza della malattia viene accolta come l’indice del successo delle loro pratiche di dimagrimento. Non di rado, alla base dell’anoressia adolescenziale vi é la paura di diventare donne, di assumere delle forme femminili, e frequentemente le giovani adolescenti incontrano la paura di perdere l’affetto che i loro genitori le dedicavano come bambine.


Nella mente delle adolescenti spesso si instaura la convinzione che fintanto che loro riusciranno a controllare il peso (inibendo anche il ciclo mestruale), esse potranno rimanere le bambine di sempre e sempre accudite dai loro genitori.


E’ bene però precisare che tali considerazioni non possono valere per tutti i casi di anoressia, ed è bene sapere che ogni ragazza anoressica è portatrice di un proprio vissuto particolare che necessita di un ascolto specifico e di una specifica comprensione. Per tali motivi nel momento in cui si abbia il dubbio sulle condizioni di salute psicofisiologiche di una ragazza adolescente nella quale si possono cogliere i primi segni di una possibile malattia, è bene rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta (specializzato nella cura dei disturbi alimentari) che possa fare una valutazione diagnostica del quadro clinico ed eventualmente impostare una terapia adeguata per le condizioni della paziente.

Articolo redatto dal Dott. Moreno Mattioli, psicologo e psicoterapeuta Varese.

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