Intervista a Annalisa Mirizzi, autrice esordiente Italiana.

 

Ho avuto il previlegio di intervistare Annalisa Mirizzi, una ragazza molto dolce e gentile.

Le ho esposto alcune domande, sulla sua vita privata e non solo.  Il suo primo libro saga sta avendo un notevole successo su YouTube, con trailer e audio letture, svolte da una doppiatrice e attrice Giulia Segreti.

Ecco a voi l’intervista di Annalisa Mirizzi.

Ecco alcune domande che le porgo per l’artico da pubblicare sul blog.

A che età hai scoperto di amare la lettura e scrittura?

Da sempre, all’inizio scrivevo sul diario, i miei pensieri, i miei segreti e i miei sfoghi, con i famigliari che mi leggevano le fiabe o spezzoni di libri.

Poi ho scoperto un’applicazione dove si potevano scrivere storie completamente inventate, quindi scrivevo storie come passa tempo.  Diciamo che la scrittura l’ho amata e la continuo ad amare in ogni sua forma, dai tempi scolastici a quelli creativi.

La lettura mi ha sempre affascinato, mi fa evadere dalla realtà, nei momenti in cui voglio essere ovunque con la mente o semplicemente ho bisogno di rilassarmi.

La lettura e la scrittura per me sono importanti, perché in alcuni romanzi mi sentivo come i protagonisti a seconda di come stavo. Ammetto che quando scrivo sto bene.

Quindi per me leggere e scrivere storie tutt’ora mi fanno sentire rilassata e mi dimentico del resto. Non avrei mai pensato che la mia passione diventasse poi un lavoro. Ma nella mia vita volevo fare la scrittrice e poter coinvolgere le persone nella mia fantasia.

Che rapporto hai con i fan?

Bellissimo, con loro ci parlo, ascolto le loro idee, chiedo consigli. Per me i fan sono come degli amici. Mi piace tenerli presenti nelle mie folli idee e soprattutto stupirli in qualche modo. Mi piace quando mi mostrano video e editing sul libro e mi mostrano il loro supporto. Li amo, sono fantastici anche se ora sono pochi, spero di creare una grande famiglia.

Sei fidanzata?

No, sono single, non ho nessuno ragazzo che posso definire il mio fidanzato.

Tocchiamo un argomento più delicato, il tuo bullismo. So che vuoi iniziare una battaglia contro di esso, come sta procedendo?

Parlare della mia storia è importante, proprio perché dalle esperienze degli altri si può sempre imparare qualcosa e più si denuncia questo fenomeno, più persone si possono unire per combattere questa piaga. Il bullismo e il cyberbullismo non ha età, attacca quando vuole e in modo differenti. Ho raccontato di me in molti articoli, ma soprattutto ho mandato un video contro il bullismo al Centro Nazionale Contro Il Bullismo. Potete vedere il video su Instagram, precisamente sul loro profilo. Quindi si è una lotta, formata da tante persone che vogliono fermare tutto questo.

Ci sono audio letture del tuo libro: “The Game Of Possession 1”, cosa ne pensi?

In anzi tutto devo ringraziare Giulia e Marco per lo splendido lavoro, perché sono due doppiatori fantastici. Con le loro voci danno vita alla storia e soprattutto hanno un interpretazione recitativa che ti trasmette così tante emozioni da lasciarti a bocca aperta. Sono orgogliosa e felice che nel canale YouTube di Giulia Segreti ci siano le audioletture del mio primo romanzo, perché sono così talentuosi che mi fanno venire i brividi ogni volta che lì ascolto. Sicuramente ne usciranno delle altre, perché mi immagino la voce di Ivan e Ludovica con le loro e sono perfetti.

Sei mai stata tradita?

Bella domanda. Si, sia in amore che in amicizia. Ma capita di incontrare persone che tradiscono la fiducia e non solo quella, esistono anche queste persone, fa parte del genere umano.  Ma esistono anche persone fedeli, bisogna solo cercare e tenere gli occhi aperti, chi cerca trova.

Hai delle amicizie d’infanzia?

Si, ho un’amica che considero “amica d’infanzia” perché siamo cresciute insieme.  In verità il nostro rapporto è stato molto strano, all’inizio non ci sopportavamo proprio poi crescendo siamo cambiate. Credo che sia normale, sono quelle amicizie strane, nate da un’antipatia per poi volersi davvero bene. Siamo nate nello stesso anno con quattro mesi di differenza. Siamo un duo molto scoppiettante insieme, ci capiamo al volo  e siamo quasi “telepatiche”.  Ci conosciamo quasi da quindici anni. Abbiamo quel rapporto che ci diciamo tutto, credo. Alcune cose rimangono solo nostre e basta.

Ho notato sul tuo profilo Instagram che suoni il pianoforte, che sinfonie ti piace interpretare?

Non suono il piano, la foto me l’ha fatta un mio amico. Lui studia al conservatorio e amo ascoltare quando suona, è molto bravo e talentuoso. Ha provato a insegnarmi ma ci vuole pazienza con me, mi confondo semplicemente con i tasti, quindi invento sinfonie a caso che risultano carine.

Che rapporto hai con questo tuo amico?

Per me è come un fratello, un fratello più piccolo e gli auguro di realizzare il suo sogno di diventare un musicista.

Se ti dovessi descrivere con tre aggettivi, come ti descriveresti?

Ambiziosa, gentile e fantasiosa. Se devo essere sincera preferirei spiegare e aggiungere altri dettagli invece che tre aggettivi, ma è più semplice se sono gli altri a conoscermi e a descrivermi. Sperando che non dicano cavolate, diciamo che sono sempre stata messa in un mirino di parole negative nei miei confronti. Motivi immotivati, ma quando non si piace alle persone e si è in un certo mirino dove inventano di tutto.

Com’è il tuo rapporto con i tuoi genitori?

Molto bello, c’è una trasparenza tra di noi, è un rapporto limpido e cristallino.  Non ho segreti con loro. Avere un buon rapporto con la propria famiglia è importante, perché di loro puoi fidarti sempre  e ci saranno sempre nelle scelte che fai e sono pronti a perdonarti se sbagli e se ti perdi per alcuni minuti loro ti rimettono nel cammino giusto.

Cosa ci possiamo aspettare nel futuro?

Non lo so, il futuro è imprevedibile.

Cosa vuoi dire a tutti coloro che hanno dei sogni?

Di non arrendersi, anche se ci saranno mille no tra quei mille ci sarà un si, bisogna solo aspettare e avere pazienza.

Un tuo difetto?

Sono molto testarda, ma allo stesso tempo non lo considero un difetto. Il mio essere testarda dipende su che cosa mi focalizzo.

Grazie per avermi concesso l’intervista.

Grazie a te. Un saluto ai lettori dell'”Articolo/blog”

Questa era l’intervista che ho fatto a Annalisa Mirizzi. Grazie per l’ascolto.