Il coraggio di avere fiducia

fiducia

Come diceva una vecchia pubblicità: la fiducia è una cosa seria, che si dà alle cose serie.

Questo è un periodo in cui si parla molto di fiducia, forse perché recentemente migliaia di risparmiatori hanno scoperto di averla mal riposta.

La fiducia è legata al rischio, all’incertezza e alla vulnerabilità.

Nel momento in cui mi fido di qualcuno o di qualcosa faccio una scommessa, nulla mi garantisce che sarà vincente; posso anche perdere. La fiducia non elimina la possibilità del rischio, ma solo la paura che il rischio diventi realtà; la fiducia aiuta a vincere la paura.

La fiducia si crea quando, pur essendo vulnerabili, non si approfittano di noi. (Bob Vanourek)

La fiducia in qualcuno comporta una serie di credenze, impegni, convinzioni riguardanti in particolare colui cui ci si affida  (ad esempio, il credere nel proprio medico comporta che si creda che sia capace di curare, che lo faccia con impegno, ecc.).

Affidarsi è un atto sotto il controllo diretto della volontà, e il giudizio sull’affidabilità di una persona si fonda su fatti riguardanti il passato e per questo non è predittivo di un atto che riguarda il futuro.

Struttura del fidarsi:

  • conto sul fatto che TU farai X, credo che per farlo TU abbia l’appropriata motivazione
  • perciò assumo nei TUOI confronti un atteggiamento di disponibilità relazionale, di scambio, mi creo una aspettativa
  • tale aspettativa verso di TE mi porterà ad avere un senso di gratitudine se tu farai X oppure a sentirmi tradito dal tuo non fare X
  • quindi mi comporterò in conseguenza al comportamento che tu metterai in atto, da persona tradita o riconoscente, conseguente al mio fidarmi di te.
  • Perché vi sia un rapporto di fiducia è necessario considerare possibile due comportamenti alternativi: che l’altro risponda appropriatamente alla mia fiducia, oppure che non lo faccia, ma accordare fiducia significa aspettarsi che si realizzi solo la prima.

L’argomento è trattato su pragmatica-mente.com.