Corso e Manuale di Dizione Italiana a Cagliari

 

La nostra voce è il canale attraverso il quale ci presentiamo agli altri, il mezzo con cui comunichiamo la nostra persona al mondo. Facciamoci caso. Se una persona è particolarmente timida la sua voce ha un’intensità di volume bassa e l’articolazione delle parole può essere poco chiara e precisa, rispecchiando esattamente la sua personalità. Il lato emotivo di una persona incide sul suo modo di articolare le parole ed emettere i suoni. La rabbia, ad esempio, implica l’aumento del volume delle parole proferite, l’accelerazione del ritmo del discorso, l’uso di toni di diversa estensione e una certa rapidità nel passare da un registro sonoro ad un altro. Ne consegue che le parole dette con rabbia possano essere imprecise, poco comprensibili e che l’ascoltatore focalizzi la sua attenzione sulla modalità piuttosto che sul contenuto del messaggio.  Il controllo delle emozioni è un aspetto strettamente legato all’uso della voce: se la nostra concentrazione si focalizza su ciò che intendiamo dire, pensando di articolare ogni lettera, il messaggio arriva in modo chiaro all’interlocutore. Non è però semplicemente una questione di concentrazione e attenzione: per esplicitare l’intenzione comunicativa attraverso la parola, bisogna conoscere la grammatica della lingua, il lessico del vocabolario di base e l’italiano standard, quindi la corretta pronuncia. 

La dizione studia la lingua nell’ambito della pronuncia dell’italiano standard, priva degli errori comuni legati alle inflessioni dialettali, alla pronuncia quotidiana, al luogo di origine, ai modi di dire ecc. Gli errori legati alla pronuncia si possono eliminare tramite lo studio, l’acquisizione e la pratica delle regole e degli esercizi di dizione italiana. Queste regole, sebbene possano sembrare esclusivamente teoriche, dipendono da un aspetto fisiologico: il funzionamento dell’apparato fono-articolatorio dell’essere umano. È dunque indispensabile, al fine di un apprendimento  della lingua in tutti i suoi aspetti, avere una conoscenza basilare delle strutture che interagiscono nel periodo che intercorre tra un’idea, e quindi un’intenzione comunicativa, alla pronuncia del messaggio da comunicare. I fattori, legati al suddetto apparato, che influenzano la pronuncia, riguardano i punti di articolazione, le caratteristiche specifiche del nostro alfabeto, la conoscenza dei suoni delle parole, degli accenti, del timbro e dell’estensione della propria voce.

Per apprendere in modo corretto e stabile la dizione, è altamente consigliabile la frequenza di un corso di dizione italiana tenuto da un professionista che sappia valutare chiaramente le imprecisioni e gli errori degli allievi. Inoltre, un corso di gruppo consente l’apprendimento passivo della materia in esame, tramite l’ascolto e la comprensione degli errori altrui. È forse superfluo dire che la dizione non si applica soltanto in presenza del docente, ma che è necessario esercitarsi quotidianamente per ottenere i giusti risultati, anche utilizzando un manuale di dizione italiana apposito. Gli esercizi sono soltanto un mezzo per raggiungere l’obiettivo di una comunicazione efficace, libera da inflessioni e accenti regionali, che si adatti alle esigenze poste dal contesto in cui si parla e al pubblico a cui ci si rivolge, i quali non devono essere necessariamente inerenti all’ambito lavorativo e professionale di un soggetto. L’unica motivazione fondamentale affinché si stabilisca il giusto approccio alla materia è la volontà di presentarsi agli altri in un modo piuttosto che in un altro.