Rapporto GSE 2017: solare termico sempre più apprezzato in Italia

Il solare termico è una delle fonti di energia rinnovabile sempre più apprezzata in Italia. Questo è quello che emerge dall’ultimo dossier del GSE, pubblicato a marzo di quest’anno. Il solare termico è tra le prime dieci forme di energia più apprezzate nel nostro paese, e i dati relativi alle richieste di riqualificazione energetica non fanno che confermare ciò. Nel 2016 le richieste che hanno ottenuto l’accesso agli incentivi statati sono state 15000, la maggior parte delle quali indirizzare all’acquisto di impianti solari termici di ultima generazione per la produzione di acqua calda a uso sanitario e per il riscaldamento domestico. Questo tipo di impianti sono costituiti da collettori solari che trasferiscono il calore della radiazione solare al liquido presente al loro interno. Lo scambio è possibile grazie a tubi sottovuoto, quelli di ultima generazione sono in vetro borosilicato, che assicurano la massima efficienza energetica con il minimo di dispersione. I pannelli termosolari dispongono poi di un serbatoio di acqua che viene scaldata e immessa nel circuito idraulico domestico per uso sanitario o per il riscaldamento tramite integrazione con l’impianto. Il grande vantaggio di questo tipo di impianto è la possibilità di installarlo ovunque, l’alta efficienza e il risparmio che assicura sui costi energetici.

In Italia questo tipo di impianti stanno diffondendosi sempre più rapidamente, grazie anche al fatto che riescono a produrre acqua calda in condizioni meteo non ottimali. In Italia sono circa 700000 gli impianti “green”, un valore che ha permesso, già nel 2015, di raggiungere il traguardo del 17,5% di fonti rinnovabili sul totale dell’energia prodotta. Un dato davvero promettente in vista del 2020 e l’obiettivo del 20% imposto dall’Unione Europea. Volendo tradurre in kWh questi dati, basti pensare che su 10 kWh prodotti, 3 sono da fonti rinnovabili, eolico, solare termico, biomassa e fotovotaico, con un risparmio di circa 3 milioni di tonnellate di petrolio e una riduzione di CO2 nell’atmosfera. Gli incentivi alla riqualificazione energetica continuano anche quest’anno e coprono il 75% del totale richiesto. Un’occasione da non perdere e da sfruttare al meglio.