Stefano Donnarumma: digitalizzazione e rinnovabili, la ricetta di Terna verso il net zero

Il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma punterà sempre più sull’innovazione, anche culturale. Accelera l’impegno sulle infrastrutture, 37 le opere autorizzate nel 2021.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: le iniziative di Terna e l’impegno su transizione e indipendenza energetica

La rete elettrica è destinata a svolgere un ruolo da protagonista indiscusso nel futuro energetico del Paese. Il suo sviluppo risulterà fondamentale in vista della transizione e del raggiungimento dei target ambientali e climatici fissati dall’Unione Europea. A ribadirlo è Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. Intervenuto in una delle ultime Assemblee con gli azionisti, il manager ha fatto il punto su priorità e obiettivi del Gruppo: “Continueremo a investire e a favorire l’indispensabile integrazione delle rinnovabili nella rete nazionale – ha dichiarato l’AD – Il conflitto in Ucraina dimostra come con maggior forza l’Italia deve puntare su sole e vento, combustibili di cui siamo ricchi”. L’obiettivo principale di Terna è “portare il paese verso il net zero”, ha aggiunto Stefano Donnarumma, come dimostra il “crescente impegno del Gruppo verso la transizione e l’indipendenza energetica”.

Stefano Donnarumma: nel 2021 autorizzate 37 opere per Terna

Terna concentrerà buona parte dei suoi sforzi sull’innovazione, sia tecnologica che culturale. Non a caso il recente aggiornamento del Piano prevede un aumento degli investimenti in tal senso. Sensori, sistemi di diagnostica, robot, droni, realtà aumentata: “La digitalizzazione – spiega Stefano Donnarummaavrà un ruolo centrale per abilitare transizione energetica a beneficio dell’intero sistema elettrico”. Anche sul fronte delle infrastrutture il Gruppo continua a lavorare a ritmo serrato. Lo scorso anno Terna ha ricevuto l’autorizzazione per ben 37 opere, con un valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro. A breve, conclude Stefano Donnarumma, verranno ultimati “nuovi collegamenti al Paese, che andranno ad aggiungersi alle 26 linee transfrontaliere già attive rafforzando il ruolo dell’Italia come hub energetico dell’area mediterranea”.