MedicAir Food e la shelf-life degli alimenti: di cosa si tratta?

MedicAir Food, azienda di consulenza alimentare, rappresenta un importante punto di riferimento per la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni per prolungare la shelf-life degli alimenti.

Milano, settembre 2021 – L’espressione shelf-life degli alimenti è diventata sempre più di uso comune nel corso degli ultimi anni, ma per comprenderne appieno il significato è bene rivolgersi a esperti del settore, in grado di fornire una spiegazione completa ed esaustiva. Il team di MedicAir Food – azienda di consulenza alimentare nata come spin-off di MedicAir Group, leader nell’ambito dell’Home Care – affronta tutti i giorni le sfide legate proprio al prolungamento della shelf-life degli alimenti, al fine di evitare gli sprechi e migliorare la qualità dei prodotti destinati al consumo.

La shelf-life, infatti, espressione che tradotta letteralmente dall’inglese suona come “vita di scaffale”, designa la vita commerciale di un alimento, ossia il tempo che intercorre tra la sua produzione e il suo consumo, senza che si incorra nel rischio di problemi di salute.

In particolare, si parla solitamente di shelf-life primaria e shelf-life secondaria, indicando con la prima l’intervallo di tempo compreso tra la produzione e il confezionamento, mentre con la seconda la capacità, da parte del prodotto, di conservare le sue qualità nutrizionali, organolettiche e igieniche anche dopo l’apertura della confezione. In sintesi, la shelf-life di un alimento risulta accettabile nel momento in cui non si ravvisa la presenza di microrganismi nocivi per la salute umana, né modifiche di odore, sapore, colore e nemmeno, infine, una diminuzione delle sue proprietà nutritive dovute, per esempio, all’ossidazione delle materie prime.

Per il consumatore finale, comprendere qual è la shelf-life di un alimento è abbastanza facile: occorre semplicemente saper leggere nel modo corretto l’indicazione della data di scadenza del prodotto. Infatti, gli alimenti sulla cui confezione è riportata la dicitura “da consumarsi entro…” non possono essere consumati oltre il periodo di tempo indicato, mentre quelli con riportata la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…” possono essere consumati anche qualche giorno dopo la data di scadenza.