Incontinenza fecale, mai rassegnarsi: la cura esiste

Numerosi e diversi tra loro sono i disturbi di natura proctologica che possono colpire le persone e comprometterne la qualità della vita; uno dei peggiori, per via delle ripercussioni pratiche e psicologiche che innesca, è indubbiamente l’incontinenza delle feci che può manifestarsi con differenti gravità.

Stetoscopio medicoQuesto disturbo è causato dalla mancata o insufficiente capacità contenitiva dello sfintere, che non riesce dunque a opporsi alla fuoriuscita di gas, sostanze liquide o feci solide; le perdite involontarie generate da questo fenomeno sono fonte di estremo imbarazzo, vergogna e talvolta anche depressione.

Davvero tante, più di quelle che si potrebbe pensare, sono le persone colpite da questa forma di incontinenza: secondo uno studio condotto qualche tempo fa dai dei National Institutes of Health degli Stati Uniti, una persona adulta su dodici sa di cosa si tratti.

A seconda dell’età varia, e di molto, l’incidenza del fenomeno: solo il 3% dei giovani di 20-29 anni ne è colpito, mentre negli over 70 la percentuale schizza al 15%. Inoltre, mediamente le donne sono vittime più frequentemente degli uomini a causa di lesioni ostetriche.

Per fortuna, contro l’incontinenza fecale esiste un’arma molto efficace: l’intervento chirurgico THD® GateKeeper, che prevede l’impiego di piccolissimi impianti sottopelle nella zona anale che supportano lo sfintere nella sua capacità contenitiva riducendo le perdite accidentali o addirittura facendole scomparire. Scopri di più sul sito thdlab.it.