La sensitività appartiene realmente ai cartomanti ?

Se già una forte titubanza viene nutrita nei confronti dei cartomanti è facile ipotizzare l’atteggiamento ancor più dubbioso di chi viene addirittura interpellato sopra la loro presunta sensitività. I soggetti definiti sensitivi appaiono capaci di leggere un evento visualizzandone immagini come se fossero realmente presenti in una realtà passata o futura. Protagonisti di una sorta di film della mente, dichiarano di parteciparvi attraverso sensazioni fuori dell’umano. In sostanza rivivono un accadimento già trascorso o ne abitano per così dire uno futuro. Non è un caso che talvolta si è ricorsi alle loro straordinarie capacità per far emergere dalle visioni elementi su cui peraltro erano in corso indagini giudiziarie. Pertanto non usano tarocchi, ma in virtù di una incredibile concentrazione si distaccano dal proprio sè per accedere a una dimensione altra. Nel caso dei cartomanti ci troviamo di fronte ad un fenomeno, anch’esso discutibile, ma che poggia esclusivamente sulla capacità, più o meno fondata, di leggere le carte. E’ dai tarocchi cioè che deriva un responso, è dalle carte e dai loro macchinosi intrecci, dunque, che si dovrebbe presumibilmente intendere la verità delle cose. E’ forse più corretto parlare, con riguardo all’operazione intellettuale dei cartomanti, di una interpretazione dei tarocchi che può dare buoni esiti non per merito di una sensitività degli operatori, ma della particolare intuizione di cui sono eventualmente dotati. Pertanto la capacità di decifrare un evento dipende esclusivamente dalla loro attitudine a saper leggere le carte e non, come accade ai sensitivi, direttamente dalle visioni provenienti dalla loro mente. Il responso che produce un consulto di cartomanzia si fonda su una lettura soggettiva delle carte ognuna delle quali possiede un significato di base che va però interpretato nella sua casuale connessione con un altro. Su questi collegamenti o significanti interviene il pensiero del cartomante che ha la finalità di stabilire un significato ultimo. E’ altrettanto chiaro che la lettura delle carte è ogni volta ritagliata su una determinata storia che ha a sua volta precisi protagonisti. Tuttavia nulla viene interpretato se non badando attentamente ai ” movimenti ” misteriosi dei tarocchi.