Compravendite immobiliari: trend per il 2017

Gli italiani hanno ricominciato a concretizzare il sogno di comprare casa. Dopo un lungo periodo di circa sette anni, puntellati da crisi e impossibilità di vedersi concedere i mutui per l’acquisto, il nostro Paese ha finalmente fatto registrare una nuova ed evidente inversione di tendenza. A confermarlo è l’ultimo studio dell’osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, che ha annunciato come nel corso del 2016 il numero di compravendite immobiliari nel nostro Paese sia cresciuto di oltre il 18% rispetto all’anno precedente.

Naturalmente, come per ogni fenomeno studiato su scala nazionale, ci sono delle grandi differenze tra Nord e Sud d’Italia. Come nel trimestre precedente, a trainare il resto del Paese è sostanzialmente il Nord (con un aumento delle compravendite immobiliari pari al 18,7%), che ha evidenziato circa 7-8 punti in percentuali in più rispetto alle altre due macroaree. A contribuire a questa ripresa, poi, hanno contribuito non solo il calo sensibile dei prezzi, soprattutto nelle grandi città, ma anche la ripresa delle erogazioni dei muti da parte degli istituti bancari, che per diversi anni avevano quasi bloccato le erogazioni.

Se prima si parlava spesso di come vendere casa ai cinesi o comunque agli stranieri, oggi non è più questo l’unico  desiderio degli italiani: i nostri connazionali desiderano tornare ad investire nel mattone e – facendo considerazioni ragionate sul lungo periodo – scelgono e valutano soluzioni differnti, che vanno dalla seconda casa al mare alla casa per studenti, passando per negozi e uffici.

Non a caso, lo scorso anno si è chiuso con quasi il 20% di trattative in più andate a buon fine rispetto all’anno 2016 (dato finale al +18,4%) e il settore più interessante in termini di crescita è stato quello produttivo, seguito dalle pertinenze (+19,2% cantine, box e posti auto), dal residenziale (+18,9%), dal commerciale (+16,6%) e dal settore del terziario. Il consiglio, quindi, visti gli attuali trend è quello di valutare non solo la compraendita di tipo residenziale, ma anche quella del settore produttivo.