Milano nascosta: alla scoperta dell’Osservatorio Astronomico

Mi Guidi propone una visita guidata emozionante e rivelatrice alla scoperta dell’Osservatorio Astronomico di Brera, la più antica istituzione scientifica di Milano

Forse non tutti sanno che a Brera, oltre alla celebre Accademia, si trova un luogo davvero unico: l’Osservatorio Astronomico, costituito nella seconda metà del XVIII secolo. Parte della fama di questa antica istituzione scientifica è legata alle osservazioni dei canali di Marte eseguite dall’astronomo e storico della scienza Giovanni Virginio Schiaparelli nel 1877.

Grazie a Mi Guidi, si possono ammirare i meravigliosi strumenti antichi e rivivere la storia dell’astronomia italiana. Mi Guidi vi condurrà a passeggiare fra i tetti di Brera, grazie a un camminamento metallico che porta alla cupola Schiaparelli e alla cupola Fiore, con un panorama imperdibile sulla città. La visita sarà condotta da esperti in materia dell’osservatorio.

Mi Guidi rappresenta un’affermata realtà nel panorama culturale milanese che negli anni ha saputo distinguersi rispetto ai consueti servizi turistici della città, perché in grado di offrire all’utente la possibilità di conoscere Milano da punti di vista differenti e di svelare le mille sfaccettature del suo animo, che solitamente rimangono celate ai più.

La visita all’Osservatorio Astronomico è un’occasione unica per scoprire e vivere una Milano nascosta, tanto segreta quanto più affascinante: Milano infatti è una città che si svela a poco a poco, e spesso ciò che possiede di più prezioso sfugge agli osservatori meno attenti.

È difficile sapere quale sia stata la prima osservazione effettuata da Brera: si ha però traccia scritta di quella della cometa del febbraio 1760, compiuta da Giuseppe Bovio e Domenico Gerra, due padri del collegio dei gesuiti, lettori di filosofia e appassionati di astronomia. I due religiosi scoprirono una cometa a occhio nudo e ne seguirono il passaggio con un cannocchiale. I milanesi furono avvisati del grandioso evento grazie a dei manifesti murali.

“Alli 6 del corrente febbraio circa le ore 8 di sera fu da due padri professori in questa Università di Brera della Compagnia di Gesù osservata ad occhio nudo la sembianza d’una stella nebulosa minore di mole, ma di egual luce alla nebulosa Presepe nel cuor del Cancro. Ella era nella costellazione del Lione lontana a stima d’occhio quattro gradi incirca dalla stella Regulus. Osservata col telescopio fu discoperta cometa” (Da un manifesto murale milanese del 1760)

Ma furono le osservazioni del Canale di Marte condotte da Schiaparelli a dare celebrità all’Osservatorio Astronomico: nel 1874 infatti entrò in funzione a Brera il nuovo telescopio rifrattore equatoriale Merz, con un obiettivo di 22 centimetri di diametro. Schiaparelli si rese conto di avere tra le mani uno strumento di grande qualità ottica e decise quindi di utilizzarlo per studiare la superficie di Marte, arrivando a eseguire il primo rilievo cartografico accurato del pianeta.

Le osservazioni di Schiaparelli nel 1877 e nel 1878 furono presentate all’Accademia dei Lincei e suscitarono grande impressione in tutto il mondo scientifico, sia italiano che internazionale: l’astronomo aveva infatti osservato sulla superficie del pianeta una fitta rete di strutture lineari che chiamò “canali”, e proprio questi Canali di Marte diedero il via a una serie sterminata di speculazioni e polemiche sulla possibilità di una vita senziente.

E anche se successivamente si stabilirà che i suddetti canali erano in realtà frutto di un’illusione ottica, ciò non toglie che il contributo di Schiaparelli abbia esercitato un grande impatto sulla scienza e sulla quotidianità delle persone, aggiungendo una nuova, più ampia prospettiva all’osservazione dell’universo e ispirando quel fortunato filone narrativo di fantascienza incentrato sulla vita e sulle civiltà marziane. Inoltre, le osservazioni di Schiaparelli presso l’osservatorio di Brera furono il primo passo verso i futuri progetti di esplorazione del Sistema Solare attraverso le sonde interplanetarie.

Quindi, ogni volta che guardate verso l’infinito e pensate alla vastità dello spazio e al pianeta rosso, ricordatevi che il fascino per Marte (e per i marziani!) prese il via proprio nel cuore della Milano nascosta, in un antico Osservatorio Astronomico…

Chi desidera organizzare la visita può scrivere una e-mail a [email protected] o chiamare il numero 339 21 54 668