L’arte sposa il gelato, concept affresco di IFI

Nasce un nuovo concetto di arredamento per gelaterie, uno stile minimale e allo stesso tempo contemporaneo per ottimizzare e valorizzare diversi concetti in un unico luogo.

Sì, perché non parliamo solamente di spazio o di una semplice installazione, ma di un’entità in cui convivono significato e significati differenti, emozioni, obiettivi e aspettative strettamente correlate tra di loro.

Mostra La Bellezza delle Cose/ Territori di Risorse

Il noto designer Beppe Riboli, ideatore di locali notturni e discoteche, ha presentato la sua opera d’arte Affresco, alla mostra La Bellezza delle Cose/ Territori di Risorse: Marche, tenutasi nel 2011.

L’esposizione, inserita all’interno del padiglione inerente l’innovazione delle idee, della produzione e delle tecnologie, ha l’obiettivo di rivalutare un semplice luogo di tutti i giorni, come può essere quello della gelateria.

La gelatiera

La struttura rappresenta un’enorme tavolozza del pittore, quella che tutti abbiamo ben chiara nel nostro immaginario, con le macchie di tempera colorata in cui intingere il pennello.

Il designer prende spunto da un oggetto ben riconoscibile per mettere in confronto e in stretto collegamento due ricchezze che rappresentano il nostro bel Paese: l’arte e il gelato artigianale.

Sono due realtà apparentemente lontane ma invece strettamente legate grazie allo scambio vicendevole tra i sensi della vista e del gusto, ai rimandi semantici e alla sinestesia prodotta.

All’interno di questa opera di architettura contemporanea e di design, vivono insieme due tipologie di fruitori, l’appassionato d’arte e il papà che compra il gelato al suo bambino: la rivoluzione sta tutta qua, nel far rivivere in un’unica struttura due mondi paralleli.

Il nome stesso dell’opera, Affresco, celebra l’artisticità della tavolozza rappresentata fisicamente sullo sfondo e rimanda anche alle pitture murali dei celebri palazzi del Rinascimento Italiano.

Il nome Affresco crea un’assonanza intrigante con il ricordo della consistenza tipica del gelato e della sua temperatura ghiacciata: il potere evocativo della parola crea giochi su diversi livelli.

Per questo motivo, l’artista Beppe Riboli ci tiene a specificare come questo sia uno spazio emozionale, dove regnano le forme pulite e il candore del bianco.

L’unica cosa che si vede è il gelato, rappresentato dalle macchie volumetriche che emergono sullo sfondo.