Commercio, Iran e Turchia preparano la controffensiva alle sanzioni USA

Aggirare le sanzioni americane sul commercio. Ecco lo scopo dell’alleanza alla quale stanno lavorando Iran e Truchia, paesi non proprio “amici” di Trump. Un’alleanza che ha inoltre come obiettivo la creazione di una banca comune.

Turchia e Iran sfidano le sanzioni USA sul commercio

iran turchiaIl nuovo fronte della guerra per il commercio si combatte quindi anche con nuovi meccanismi finanziari. Come ha sottolineato l’ambasciatore iraniano in Turchia, Mohammad Farazmand, tra i due paesi esiste un legame fortissimo, dal momento che Teheran esporta un grande volume di gas in Turchia, e che gli scambi con Ankara avevano raggiunto la cifra di 22 miliardi di dollari nel 2012, prima di diminuire anche a causa di sanzioni varie imposte dagli USA. Da maggio il petrolio iraniano non ha più sbocco in Turchia, in conformità con le sanzioni statunitensi, da cui la Turchia è stata esentata per sei mesi.

Per questo motivo Iran e Turchia stanno lavorando alla creazione di un nuovo meccanismo finanziario, in modo da facilitare le transazioni attraverso le valute nazionali di entrambi i paesi. Valute che peraltro non se la passano benissimo, vista la forte svalutazione degli ultimi tempi. Il governo ha cercato di sostenere la lira dopo aver perso quasi il 30% del suo valore lo scorso anno, ma la discesa continua e ha raggiunto finora il 15%. Peraltro le previsioni su cambio Euro Try e Usd Try non sono neppure entusiasmanti.

Commercio in valuta locale

Con la crisi della lira turca emersa l’anno scorso, Ankara ha cominciato a pensare di fare affari con diversi paesi. Iran, Russia e Cina, utilizzando valuta locale. In sostanza, si vuole bypassare il dollaro come valuta base per il commercio con i paesi più “amici”. Ma al di là di questo, si cercano  diverse forme di cooperazione per rilanciare le proprie partnership commerciali. Tra queste potrebbe esserci appunto, la creazione di un istituto bancario congiunto che operi con le valute locali, come auspicato anche dal presidente turco Erdogan.

Va ricordato che 4 mesi fa Francia, Germania e Gran Bretagna avevano creato lo strumento finanziario Instex, allo scopo di favorire la prosecuzione degli scambi con l’Iran. Tuttavia questo canale per il commercio non è ancora entrato pienamente in funzione.