Quando il micio non riconosce più il compagno dopo la sterilizzazione

Chi ha adottato più di un micio lo sa: l’integrazione fra gatti che non si conoscono è tutt’altro che facile.

Quando portiamo a casa un nuovo micio, sono necessari diversi giorni e tanta pazienza affinchè quello (o quelli) che già vivono con noi lo accettino come parte della famiglia.

Purtroppo, talvolta questo delicato equilibrio può rompersi in seguito ad un intervento di sterilizzazione.

Il gatto che ha appena subito un’operazione di questo tipo si trova in una condizione di disagio a causa degli effetti dell’anestesia: è normale, quindi, che si senta molto nervoso, debole e vulnerabile.

In più, nelle ore immediatamente successive all’operazione il suo odore può cambiare sensibilmente, facendo si che il gatto (o i gatti) rimasti a casa non lo riconoscano al suo ritorno.

Non è raro, quindi, che i contatti tra loro possano sfociare in atteggiamenti di paura e/o aggressività.

Di solito, il problema si risolve da solo in uno o due giorni, ovvero il tempo necessario al piccolo convalescente di smaltire sia l’anestetico che gli odori estranei (soprattutto quelli dell’ambulatorio, e in particolare il disinfettante).

Nel frattempo, tenete i mici in ambienti separati, proprio come nei primissimi giorni della loro convivenza.

Per ristabilire più in fretta un clima di tranquillità e di equilibrio potete ricorrere ad un apposito diffusore di feromoni.

Mantenete sempre un atteggiamento calmo e rilassato: ricordate che per i vostri amici pelosi siete un punto di riferimento, ed è molto importante che percepiscano in voi la massima tranquillità.

Non punite le manifestazioni di litigiosità o di timore eccessivo (miagolii anomali, ringhi, soffiate): siate presenti, ma con pazienza e amorevolezza.

Se il problema dovesse protrarsi ben oltre le 48 ore, contattate un veterinario esperto in disturbi del comportamento, in modo da definire bene la situazione e mettere in atto le opportune terapie.

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