Oro e materie prime, il 2019 può essere l’anno del rilancio

L’anno che verrà potrebbe essere quello della ripresa per l’oro e per le materie prime in generale. Ne sono convinti gli analisti di Goldman Sachs, secondo i quali a breve l’economia inizierà a rallentare spingendo così gli investitori a diversificare i loro portafogli. In realtà, i semi di questa frenata della crescita economica globale già si vedono.

La rinascita di oro e materie prime

Dagli Stati Uniti i dati macro giunti di recente evidenziano un ritmo molto più debole della spinta economica. Anzi, i rendimenti dei Treasury hanno fatto pure scattare un allarme recessione. Se questo scenario si concretizzerà nel 2019, allora l’oro trarrebbe un beneficio dalla maggiore domanda di investimenti difensivi. Per questo motivo gli investitori dovrebbero cominciare a diversificare il proprio portafoglio. Porre cioè maggiore attenzione all’oro o adottando una strategia forex spread trading. Infatti il metallo giallo diventa allettante in questa fase del ciclo economico, dal momento che le obbligazioni a lungo termine, tradizionalmente un rifugio sicuro, potrebbero venir penalizzate se l’inflazione americana dovesse decollare. A questo si aggiunge anche il fatto che non si vedeva dal 2012 un ritmo di acquisti di oro così sostenuto da parte delle banche centrali.

Le prospettive

In generale, la view di Goldman Sachs prende le mosse dal fatto che il forte calo delle materie prime non potrà durare ancora a lungo, anche perché i fondamentali non sono affatto negativi. Il petrolio è finito sotto pressione per via dell’eccesso di produzione, con i prezzi vicini sempre al limite inferiore delle Bande di Bollinger (parametri base), mentre i metalli sono scesi tanto per gli effetti della speculazione quanto per il rallentamento della crescita economica e i timori legati alla guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina. Tutto questo ha reso i prezzi quasi minori dei costi di produzione. Troppo bassi. I forti rialzi del dollaro americano lasceranno presto il terreno a una ondata di debolezza del biglietto verde, e questo farà rimbalzare i prezzi dell’oro e delle materie prime in generale, che potrebbero avere un margine di recupero fino anche al 17% nei prossimi mesi.

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