Intervista a Enrico Ditto: il fenomeno dei “nonni imprenditori”

Enrico Ditto, amministratore dell’ente di Formazione professionale Time Out Service, ci ha rilasciato il suo parere circa il fenomeno degli imprenditori over 70 ancora in attività, ed un cambio generazionale alla guida delle imprese italiane che tarda ad arrivare.

enrico ditto time out service

Sono circa 302 mila i titolari di impresa individuale over 70 anni in Italia, e questi rappresentano il 9,8% del totale delle imprese individuali attive nel Paese, di cui 10mila attività commerciali solo Napoli, seconda città italiana in questa speciale classifica. Lo si evince da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, su dati del registro delle imprese al primo trimestre 2018. Se i cosiddetti” nonni imprenditori” si concentrano a Roma (circa 14 mila, 4,6% nazionale), Napoli (circa 10 mila), Bari (9 mila) e Foggia (quasi 8 mila) con Milano al quinto posto in Italia con 6.656 titolari, questi hanno un’incidenza maggiore in città quali Trapani, Grosseto, Viterbo e Caltanissetta dove essi rappresentano quasi un piccolo imprenditore su otto (circa il 17%). Le donne costituiscono in media il 28,2% dei titolari over 70, con punte del 40% ad Avellino ed il 39% a Pordenone e Udine.

Il parere di Enrico Ditto, amministratore di Time Out Service

Il «fai da te» nei passaggi generazionali di padre in figlio delle piccole e medie imprese è spesso una pratica scontata, salvo poi essere causa di conseguenze, alcune volte pesanti, per la sopravvivenza stessa dell’azienda, secondo quanto affermato da Enrico Ditto.

Non è raro infatti, che i “nuovi imprenditori” non vengano formati come dovrebbero, o peggio ancora vengono lasciati per anni fuori dalle dinamiche aziendali o dalle decisioni importanti,  prima di insediarsi nell’azienda di famiglia in maniera stabile e attiva. Il fatto di non pensare al futuro, e soprattutto alla stabilità nel tempo della propria azienda,  è il rischio più importante per un imprenditore. Meglio quindi evitare di incappare in questa situazione agendo per tempo.

Come è possibile favorire il passaggio generazionale secondo Enrico Ditto

Ciò è possibile muovendosi verso una duplice direzione: aiutando i senior a farsi accompagnare da professionisti verso una transizione consapevole, e coinvolgendo i giovani nella pianificazione del passaggio generazionale così di mantenere un senso di unità aziendale soprattutto nei confronti di banche, clienti e fornitori, ma soprattutto per il rispetto e per la notorietà del predecessore.

Resta comunque il fatto che, ad oggi, gli under 30 che in Italia guidano un’azienda si aggirano solo sul 6% del totale. Quindi se la tendenza non cambierà, molte aziende chiuderanno prima ancora che possa concretizzarsi il passaggio generazionale.