Psicoterapeuta Cuneo, Dott.ssa Parisi: La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

La psicoterapeuta Cuneo, Dottoressa Silvia Parisi, ci parla delle origini e degli sviluppi della psicoterapia cognitivo comportamentale.
Siamo abituati a indicare le scuola di psicoterapia in base ai fondatori e a figure carismatiche. La terapia del comportamento non è una scuola; e costruita sulla ricerca; è un prodotto cumulativo; non è definita da un corpus canonico di conoscenze teoriche e pratiche, ma da un’opzione metodologica, e precisamente da: un costante riferimento al metodo sperimentale aperta parentesi che significa “controllo sistematico delle variabili” e non esibizioni di grossolano empirismo) è una continua osmosi con le acquisizioni via via rinnovantesi della psicologia di base e delle discipline che vengono a intersecarla.

psicoterapia cognitivo comportamentale
La terapia del comportamento va piuttosto concepita come un orientamento generale al lavoro clinico, in linea con un approccio sperimentale allo studio del comportamento umano. L’assunzione di base è che quei comportamenti problematici e si incontrano nel setting clinico possono essere meglio compresi alla luce di quei principi che derivano da ampie sperimentazioni psicologiche, e che questi principi hanno importanti implicazioni per il cambiamento comportamentale dell’ambito clinico.
Non è fatto riferimento neppure a quelle teorie (come la Learning Theory e la teoria di riflessi condizionati) che pure costituiscono l’alveo storico della quale la terapia del comportamento ha avuto origine. Una disciplina scientifica, infatti, si definisce per contenuti e metodi, non in base a una specifica teoria: nella logica della ricerca scientifica è giocoforza dare per scontato che una teoria possa (e debba) essere soppiantata da altre successive più corroborate, economiche, esaustive.
Il punto di vista il quale la terapia del comportamento si colloca concepisce la psicologia clinica, la psicopatologia e la psicoterapia in termini di scienze applicate, cioè di dirette emanazioni della psicologia di base alla quale essi si collegano senza soluzione di continuità.
In altre parole, la terapia del comportamento non costituisce un dominio separato, con propri contenuti, propri metodi, propri strumenti, propri criteri di verità, ma un’estensione allo specifico della psicopatologia della psicoterapia di acquisizioni, contenuti, metodi, strumenti, orizzonti epistemologici, emana dal più ampio contesto degli sviluppi della psicologia generale e discipline viciniori.
Come definizione della terapia del comportamento si potrebbe suggerire la definizione da La società inglese di terapia del comportamento e cioè:
“applicazione delle scoperte della psicologia sperimentale e delle scienze connesse al problema dell’aiutare le persone a modificare gli aspetti del proprio comportamento e della propria esperienza che procurino loro disagio”.

Articolo scritto da:  Dottoressa Silvia Parisi, psicoterapeuta a Cuneo