Erogatori e impianti di depurazione

L’acqua è il bene più prezioso senza il quale praticamente non ci sarebbe la vita. Purtroppo con il passare del tempo l’uomo ha contribuito a rendere questo bene sempre più inquinato e poco utilizzabile.
Nonostante ciò essa resta sempre la risorsa più importante per noi e proprio per questo esistono dei metodi che permettono di renderla potabile ed accessibile.

Fonti e approvvigionamenti

Il punto focale sul quale concentrarsi è il fatto che, attualmente, le acque naturalmente potabili sono molto poche e, al fine di rendere il liquido usufruibile per tutti, è necessario sfruttare dei sistemi specifici.
Secondo alcuni studi dell’ISTAT eseguiti nel 2015 in Italia risulta che l’approvvigionamento di acqua potabile a livello nazionale deriva per l’84,8% da fonti sotterranee che includono pozzi e sorgenti, il 15,1% da acque superficiali come laghi e acqua fluenti mentre il restante 0,1% da acque salmastre o marine.

Anche le acque sotterranee, le quali sono spesso erroneamente considerate potabili per natura, sono sottoposte a trattamenti specifici che permettano di renderle perfettamente bevibili ed utilizzabili. Nello specifico sono spesso trattate con sistemi di areazione i quali permettono di eliminare eventuali gas indesiderati come il solfuro di idrogeno il quale contribuisce a dare all’acqua un sapore ed un odore sgradevole.
In più l’areazione facilita anche l’eliminazione di manganese e ferro trasformandoli in una forma molto più semplice da rimuovere tramite le tradizionali tecniche di filtraggio.

Per ciò che riguarda le acque di superficie invece le problematiche sono ben diverse. Pur non essendo esposte ai metalli, infatti, queste sono molto più vulnerabili ad infezioni microbiologiche.

Perché usare gli erogatori

Il problema principale riguardo l’acqua quindi è che, anche se potabile, molto spesso contiene sostanze che non fanno benissimo al nostro organismo e che, anzi, possono rivelarsi dannose con il tempo. Facciamo riferimento a tutte quelle sostanze come i metalli pesanti, il calcare ma anche batteri ed altre tipologie di impurità.
Il risultato è che l’acqua che beviamo ogni giorno presenta in ogni caso degli elementi non ottimali per il nostro organismo.

La soluzione fortunatamente c’è ed è rappresentate dagli impianti di depurazione. Come il termine stesso suggerisce tali impianti hanno l’obiettivo di depurare l’acqua per renderla ottimale per l’organismo umano.
Tramite dei sistemi di filtraggio infatti si vanno ad eliminare gli elementi dannosi rendendo così il liquido molto più semplice e ottimale

Nello specifico esistono tre categorie di acque destinate alla depurazione e al consumo:

  • A1: Si parla della migliore acqua la quale è sottoposta ad un trattamento fisico semplice e alla disinfezione prima di poter essere utilizzata.
  • A2: Un livello intermedio nel quale l’acqua presenta senza dubbio delle impurità maggiori. In questo caso è necessario un trattamento fisico e chimico normale oltre alla disinfezione.
  • A3: Il livello peggiore. Parliamo di acque moderatamente contaminate che necessitano di un trattamento fisico e chimico spinto, affinamento e infine disinfezione.

Per tutte quelle acque che invece superano il livello A3 si parla di una qualità veramente molto scarsa. Queste acque sono destinate ad essere utilizzate solo nel caso in cui vi sia un’emergenza e, in ogni caso, devono essere sottoposte a trattamenti specifici per poter essere sfruttate al meglio.

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