Minore Italiano Sequestrato in Brasile

Ancora un caso di sequestro di incapace in Brasile, precisamente a Fortaleza, in questi anni ne abbiamo visti tanti casi come questo, dove la legge sulla violenza domestica è usata pretestuosamente dalla madre con la complicità di una avvocata femminista e criminale e connivente per uscire da una relazione ormai terminata o perche pianificato fin dal principio per trarre il massimo profitto e rendere orfano di genitore vivo, il proprio figlio, eludendo qualsivoglia diritto e convenzione internazionale, appoggiate anche da uno stato delinquente che anzi che punirle le favoreggia. Una vera organizzazione criminale internazionale dedita al sequestro di minori.

Dopo i casi che hanno preso rilevanza internazionale Sean Goldman che vide addirittura l’intervento della Clinton e di Obama, ancora Sophie Zanger Austriaca uccisa in una favelas, le due madri danimarchesi fuggite in Brasile, Angelina Maalue Avalon Mathieses dopo aver perso l’affido dei figli ha trovato in Brasile l’appoggio delle avvocate femministe che hanno fatto da basiste fornendo passaporti falsi per entrare illegalmente nel paese e il favoreggiamento dello stato alla luce del sole, e ancora il caso Samantha Sadicoff conosciuto attraverso la campagna mediatica promossa dalla madre abusatrice e sequestratrice come “Samantha Fica”, ancora deportata dal Canada dalla madre in Brasile la figlia Alice, caso conosciuto attraverso i media come “Bring Alice Home” figlia di Cesar Caetano che non vede dal 2009 e altri migliaia di casi noti e meno noti. Il modus operandi è sempre lo stesso, basta guardare i precedenti accumulati nel corso degli anni per rendersi conto che il Brasile non rispetta i diritti umani e dei minori, ma li viola, e nel frattempo l’unico abuso evidente è la strumentalizzazione della legge e l’abuso sui minori in netta violazione del diritto del fanciullo e alla pari genitorialità, delle leggi e delle convenzioni internazionali, privati forzatamente di un genitore da parte dell’altro.

Padri a cui vengono sottratti e sequestrati i figli, estorti e obbligati a pagare alimenti per figli privati della figura paterna e obbligati a mantenere con decine o centinaia di migliaia di euro – dollari anche tutto l’assetto di professionisti, periti e le loro famiglie che speculano su questi crimini in palese conflitto di interesse, per cercare di far valere un diritto basico, spesso inutilmente perche nel frattempo i figli crescono. Non ce ne vogliano i rari professionisti seri. Questi abusi e drammi famigliari sono spesso coperti e secretati dal segreto di giustizia ovviamente la dove il processo sia legittimo ed entro i limiti dei confini nazionali e la competenza territoriale.

Per iniziare vale la pena ricordare che la madre è partita dall’Italia in gravidanza a dicembre 2011 allegando scuse varie, e che gli accordi sono sempre stati che sarebbe rientrata dopo qualche mese dalla nascita del bambino finito il periodo di convalescenza, cosa che non è avvenuta, e che il padre ha sempre sostenuto tutti i costi, fino a quando durante uno dei suoi numerosi soggiorni a marzo 2013 per il battesimo del figlio, il padre ha tentato invano di dare un ultimatum spiegando la situazione a lei e alla sua famiglia per fare rientro in Italia, ma evidentemente avevano già premeditato tutto, visto che si dicono umili e non hanno mai contribuito con alcun costo, e in quanto a pretese non si fanno mancare nulla. A quel punto avrebbero detto al padre se vuoi i tuoi diritti vieniteli a prendere, da questo momento sono iniziate tutte una serie di artifizi e raggiri per complicare e impossibilitare le comunicazioni tra padre e figlio arbitrariamente fino all’ultima visita in Brasile nel 2014 dopo che la madre oltre ad arrivare all’incontro con qualche giorno di ritardo dopo appena cinque giorni negando il diritto al padre di passare il fine settimana solo con suo figlio quando lei voleva tornare a casa della madre ultima residenza abituale conosciuta per essere libera di andare a ballare, fu l’ultima volta che padre e figlio poterono stare assieme, per poi sparire definitivamente dal dicembre 2014 dopo aver ricevuto i soldi per i regali di natale del bambino, nel corso del 2015 farà appena un paio di apparizioni tramite skype giusto il tempo di accusare che il bambino era malato ottenere altri soldi e sparire definitivamente fino ad oggi.

Questo caso è diverso, il minore è scomparso da natale 2014 è anche cittadino italiano, il padre non ha notizie da oltre due anni, privati di ogni contatto, la madre gli sta negando arbitrariamente con la complicità della sua criminale “avvocata” e del potere conferitole dal tessuto giudiziario Brasiliano qualsiasi contatto con la famiglia paterna, a dispetto dello stato di diritto e contrariamente a qualsivoglia regola e procedura civile e penale, senza detenere neanche l’affido giuridico, infatti il processo pretestuoso instaurato a carico del padre è improcedibile per la violazione del diritto di difesa essendo nota la residenza e cittadinanza italiana del padre non è mai stato notificato niente, per tanto meramente strumentale al fine di sequestrare il minore con la più banale delle accuse, solo mere e infondate calunnie contro la sua persona.

Ricordando che è radicalmente nullo qualsiasi procedimento che non sia notificato all’interessato in violazione del diritto di difesa entro i termini e i modi stabiliti dalla legge, e dai trattati internazionali quale Ahia e New York, pertanto con carta rogatoria, e la legge brasiliana non è diversa da quella italiana. Inoltre il procedimento è una farsa per tutti i vizi di seguito menzionati, in relazione al diritto penale, le denuncie della sua ex sono avvenute fuori termine e fuori dalla competenza territoriale per essere il padre italiano residente in Italia e per fatti non accaduti in Brasile risalenti al periodo tra luglio 2014 e maggio 2015, esposte addirittura a favore o contro terze persone come ad esempio “suo marito”, o il “detective”, oltre a non corrispondere al vero e mai provate, ed ormai cadute prescrizione, vista la totale mancanza di citazione giudiziaria da parte del tribunale di Fortaleza in Brasile. Fino a prova contraria restano calunnie e diffamazioni contro il padre e il bambino in netta violazione dei diritti di entrambi, appare dunque evidente che l’unico istituto tutelato sia l’egoismo della madre. Caso contrario se avessero reali pretese nei confronti del padre le facessero valere realmente entro i termini e i modi previsti dalla legge nel paese di residenza del padre.

Nel procedimento civile che il padre ha trovato per caso (e che l’avvocato aveva opportunamente omesso di menzionare) con una ricerca su google solo a maggio 2016 attraverso un avviso pubblicato sul sito della “difensoria pubblica da mulher” dove risultava una richiesta di affido e alimenti, che solo a seguito di sua successiva esplicita richiesta l’avvocato di Fortaleza incaricato a dicembre 2015 di fare una indagine, affermava di averne appreso notizia e visione consegnandone copia, di fatto ha volutamente occultato il contenuto, omettendo che all’interno era contenuta la richiesta di citazione con carta rogatoria ordinata dal giudice con le pretese avverse mai pervenuta in Italia e per la quale siamo tutt’ora ansiosi di ricevere, violando così non solo il diritto di difesa ma anche il diritto del minore sequestrato in una casa di “talebani”, non solo, ma all’interno dell’atto erano presenti tutte le menzogne e le false prove relative al procedimento penale che la mia ex e la sua avvocata hanno costruito a tavolino in assenza del padre, in pratica hanno pensato di mischiare ancora un pò le carte in tavola. Cos’ì l’avvocato incaricato, colluso e infedele allo scopo di ricevere l’incarico di difesa sul processo penale in Fortaleza e poi di entrare nel procedimento civile ed incassare così il suo caro onorario praticamente tutto anticipatamente per delle udienze che non sono neanche state fissate violando anche il diritto alla eventuale revoca del mandato, e questo solo per iniziare…

Vano poi ogni tentativo di ottenere informazioni a tutela del minore sequestrato e far valere i diritti del bambino in Brasile un paese del terzo mondo fortemente ostile per gli stranieri se devono vantare diritti, dove professionisti del crimine e ONG senza scrupoli non aspettano altro che impossessarsi dei soldi dei clienti approfittando della situazione. Non sappiamo se dietro a questa industria si nasconda qualcos’altro ma stiamo indagando. In conclusione ciò che dicono sul Brasile è tutto vero, paghi come nel primo mondo e ricevi un servizio da terzo mondo, o peggio quando il professionista non si venda alla parte avversaria o scappi con i soldi.

Fonte : Pais Separados Brasil