Crisi Economica e Commercio dell’Usato

Sarà una conseguenza della lunga crisi economica e sarà anche per la stagnazione dei consumi che in occidente non riesce a trovare sbocchi nei mercati delle economie occidentali, ormai sature di ogni bene e servizio, se negli ultimi anni accanto alle tradizionali attività di vendita si stanno affiancando settori crescenti che si occupano non più di vendere ma di comprare beni usati.

All’apice di questa tendenza si possano trovare i negozi che acquistano beni di lusso come i compro oro, che sull’onda del rialzo eccezionale che ha avuto il prezzo dell’oro negli ultimi anni, sostenuto dalla necessità di monetizzare da parte di una fascia crescente della popolazione che soffre la crisi economica.

I compro oro acquistano beni in oro di solito gioielli dai singoli cittadini per poi rivendere in blocco alle fonderie che si occuperanno delle varie fasi necessarie per rimettere il prezioso metallo giallo sui mercati come oro nuovo in lingotti, che saranno riacquistati e rimessi in circolo.

Non solo l’oro comunque è protagonista, gli ultimi anni di crisi economica hanno visto una crescita del mercato delle auto usate che necessitano di un mercato di acquisto parallelo delle auto usate anche se spesso vengano ottenute per mezzo della restituzione in sconto per l’acquisto di un auto nuova, oltre ai settori più ricchi, esistano tutta una serie di attività che acquistano, anche se di solito a prezzi molto bassi rispetto al valore reale, mobili, vestiti, libri, beni tecnologici e quant’altro.

Attività che permettano a chi li vende di racimolare qualche euro e a chi acquista di risparmiare parte del costo rispetto ad un oggetto nuovo, un aspetto positivo di queste attività, che spesso non viene considerato, è l’aspetto ambientale, che permette di prolungare la vita di oggetti che sarebbero da considerare come rifiuti più o meno inquinanti da dover smaltire e diminuire almeno in parte la produzione di nuovi beni.