Il protocollo che regola la pulizia degli ambienti pubblici

La pulizia ha tre diversi scopi: rimuovere la polvere, eliminare lo sporco ed igienizzare gli ambienti.

Tutto ciò richiede l’impiego di acqua e prodotti specifici di vario genere.

Interventi di questo tipo comportano precise precauzioni: i locali oggetto del trattamento devono essere areati in modo adeguato, mentre le pulizie all’interno degli edifici scolastici vengono, per esempio, eseguite in assenza di studenti e dipendenti.

Il personale, addetto a tale mansione, deve necessariamente dotarsi dei “DPI-Dispositivi di Protezione Individuale”, che consentono di lavorare in totale sicurezza.

I soggetti preposti entrano, infatti, in contatto con sostanze ed attrezzature di tipo diverso.

Esistono prodotti specifici per la detersione di superfici, pavimenti e servizi igienici.

Gli strumenti da utilizzare sono molteplici e ciascuno di essi è destinato ad essere impiegato in un contesto diverso.

Per dare la polvere vengono, per esempio, sfruttati panni e teli, mentre per lavare i pavimenti si predilige il sistema “MOP”.

Si consiglia, prima di avviare le operazioni, di consultare le schede tecniche delle sostanze utilizzate, perchè alcune di esse possono arrecare danni alla salute.

Detergenti e disinfettanti è d’obbligo, infine, che siano impiegati attenendosi scrupolosamente ai dosaggi riportati sulle confezioni.

La pulizia dei locali, generalmente, prevede che il soggetto spolveri e deterga le superfici, passi la scopa, lavi i pavimenti, ed infine risciacqui.

Queste procedure non sono sempre sufficienti, ed in taluni casi è necessario ricorrere ai disinfettanti fisici e/o chimici in grado di ridurre il rischio infettivo, specie all’interno dei servizi igienici.

I prodotti, in grado, di eliminare il maggior numero possibile di batteri sono a base di cloro e tra questi vi è la candeggina.

Tutte le operazioni di pulizia, finalizzate al mantenimento del decoro e dell’igiene degli ambienti, possono essere ordinarie e straordinarie.

Le prime si effettuano tutti i giorni, una o due volte la settimana o una volta al mese.

Le seconde si tengono, invece, ogni tre-sei mesi, oppure a seguito di eventi non pianificati.

Le attrezzature, a procedure concluse, devono essere deterse ed igienizzate al fine di evitare la propagazione di eventuali infezioni.

Attenzione, inoltre, alla loro asciugatura che deve essere tale da rimuovere ogni traccia di umidità, pena la crescita microbica.

Uno sguardo, infine, ai locali adibiti alla conservazione dei prodotti e delle strumentazioni: l’accesso è, infatti, vietato al personale non addetto e tutti i materiali sono tenuti sotto chiave.