Giacimenti d’Oro in Esaurimento

La richiesta d’oro mondiale non conosce flessioni significative nonostante il suo prezzo sia in una fase di flessione dal 2012, quando la quotazione oro raggiunse il suo massimo storico a 1900 dollari l’oncia.
La fase di deprezzamento dell’oro sta durando ormai da diversi anni per la convenienza di chi ha deciso nel frattempo di investire in oro per mettere al sicuro i propri soldi dalla crisi economica.
Nel frattempo in calo non è soltanto la quotazione dell’oro ma anche il numero di nuovi giacimenti scoperti, questa mancanza di nuove miniere aurifere potrebbe nel lungo periodo portare ad un deficit del metallo prezioso e ad un aumento del suo valore.
Alcuni esperti del settore ritengano che in prospettiva la carenza di grandi giacimenti auriferi potrebbe portare ad uno squilibrio nel mercato del vendo e compro oro ed innescare una forte pressione al rialzo sul prezzo dell’oro.
Nel passato veniva scoperto un numero di giacimenti superiore che garantivano un approvvigionamento aureo sufficiente ad esaudire la richiesta dell’industria della gioielleria oltre alla richiesta di lingotti d’oro da investimento.
Oggi le grandi miniere che sfruttano grossi giacimenti sono poche anche a causa dei tagli decisi dalle compagnie minerarie riguardo alla ricerca geologica di nuovi filoni aurei da sfruttare, questi tagli di budget sono stati causati dal lungo periodo in cui il prezzo aureo è rimasto sotto una soglia che rende poco conveniente sfruttare i giacimenti più piccoli determinando così tagli di budget che hanno coinvolto anche le spese per la ricerca di nuove miniere d’oro.
Le difficoltà di estrarre oro sono evidenti anche in paesi come il Sudafrica dove da mille tonnellate di oro estratto nel 1970 sono scesi a sole 167 tonnellate nel 2016, in queste famose miniere che sono state tra le più prolifiche del mondo i minatori sono giunti ad una profondità di due miglia e mezzo.
Anche l’Australia che rappresenta un altro importante produttore d’oro mondiale la produzione subirà un forte calo nei prossimi 40 anni, l’unico modo per invertire questo trend è la scoperta di nuovi giacimenti o in alternativa la realizzazione di nuove metodologie che permettano di rendere più conveniente l’estrazione aurifera anche in quei giacimenti che ad oggi non sono convenienti da sfruttare.