Rimpatrio della salma in Italia

In caso di decessi avvenuti fuori dai confini nazionali, ci si potrebbe trovare spiazzati per il lato burocratico che riguarda il rimpatrio. Per fortuna, la procedura può esserci facilitata dai vari enti che si occupano della stesura dei documenti.

Cosa fare per rimpatriare una salma

Per ottenere il rimpatrio, occorre rivolgersi alle rappresentanze consolari. In questi uffici si avvia la pratica che permette lo spostamento della salma. Per ottenere questo però bisogna consegnare dei documenti per avviare la pratica. I documenti necessari sono i seguenti:

  • certificato di morte.
  • certificato che attesti il decesso in zona esente da malattie infettive e di natura endemica.
  • certificato della competente Autorità sanitaria locale dalla quale risulti che sono state osservate specifiche prescrizioni igieniche di sicurezza.

Con questi documenti, l’ente invia la richiesta di tumulazione al comune italiano. Una volta aperta la pratica e fatta richiesta, provvedono al rilascio dell’autorizzazione ed al passaporto mortuario.

In un momento delicato e di sconforto può sembrare una procedura spinosa e molto fastidiosa, in realtà ci si può affidare comunque all’assistenza degli enti preposti ed alla consulenza delle imprese di pompe funebri del territorio italiano. Solitamente le imprese di pompe funebri offrono o solo il servizio di consulenza, o il servizio completo di rimpatrio.