Un diritto per tutti: la maternità.

Diventare genitori con l’aiuto di un’altra persona: la maternità surrogata

Milano, Ottobre 2017 – I primi vagiti, le rassomiglianze, il colore degli occhi e dei capelli: il momento della nascita di un figlio è unico e indimenticabile. Purtroppo, però, non tutte le coppie riescono ad avere figli in modo naturale. Per questo motivo, in diversi Paesi del mondo è stata resa legale una pratica che aiuta le persone a diventare genitori, senza ricorrere all’espediente dell’adozione: la maternità surrogata.

LifeBridge Agency è un’agenzia operante in Italia che assiste le coppie che desiderano avere un figlio proprio ma ne sono impossibilitate, collaborando con Paesi nei quali la maternità surrogata è prassi, come ad esempio Stati Uniti e Russia. I clienti vengono seguiti passo dopo passo lungo tutto questo delicato percorso, dalla scelta della madre surrogata agli aggiornamenti medici circa l’andamento della gravidanza, fino al dolce epilogo: la nascita del bimbo.

Ma cos’è, esattamente, la maternità surrogata? E, soprattutto, come funziona? Si tratta, a tutti gli effetti, di una pratica di fecondazione assistita, che permette alle coppie che non possono avere figli di avvalersi dell’aiuto di una terza persona per portare a termine la gravidanza.

L’iter della maternità surrogata è semplice: una volta che si ha a disposizione lo sperma del padre (o del donatore, in caso di sterilità) e gli ovuli della madre (o della donatrice) si esegue la fecondazione in vitro. In seguito, l’ovulo fecondato viene inserito nell’utero di una donna, scelta da agenzie specializzate e dotata di tutti i requisiti necessari per garantire la migliore gestazione possibile – tra cui in primis un ottimo stato di salute – il cui compito è portare a termine la gravidanza in vece della madre naturale. Una volta che il bimbo nasce, rimane ai genitori biologici. Regalando loro la più grande felicità possibile.