UNIVERSITA’: PAGANINI: PER ALLINEARCI BASTA COPIARE NORD EUROPA

Roma, 6 ottobre 2017 – “Le riforme della scuola proposte negli ultimi anni non hanno avuto il coraggio di dare seguito a quella rivoluzione scolastica che avrebbe dovuto, già da tempo, trasformare radicalmente il metodo di apprendimento degli studenti”. Così in una nota Pietro Paganini, presidente di Competere e fondatore, insieme a Mario Lupo e Giammarco Brenelli, di Campagne Liberali, commentando i dati Eurostat e Ocse che danno conto del preoccupante quadro attorno all’istruzione italiana e dell’invecchiamento del corpo docente italiano.

Nella scuola primaria italiana il 52,7% delle maestre ha più di 50 anni. Se si guarda alle secondarie di primo grado la percentuale sale al 54,3%. Mentre in quelle di secondo grado si sale addirittura al 59,6%. Il confronto con le altre nazioni europee è impietoso. Non migliora la situazione sul versante opposto, quello degli studenti. Secondo l’Ocse appena il 20% dei giovani tra i 24 e i 35 anni è laureato, contro una media del 30% dei Paesi membri.

“Una vera riforma della scuola deve mettere in chiaro le sue priorità: mi riferisco all’abolizione del valore del titolo di studio, dei concorsi, dei compiti a casa e alla riorganizzazione degli orari didattici” – continua Pietro Paganini.

“Sono ricette semplici e di buon senso, ma soprattutto indispensabili per allinearsi alle medie europee e tornare a competere su scala globale. Non richiedono un grande sforzo, basterebbe copiare dai paesi del Nord Europa”- conclude Paganini.