intervista a Alberto Meloni. “Leonardo Da Vinci? un uomo semplice”.

Ancora una volta Leonardo Da Vinci non smette di stupire. Sembrerebbe infatti che il suo DNA estratto da impronte digitali presenti su alcuni disegni preparatori, possa rilevare in modo definitivo quale fosse realmente “il gene” che lo ha contraddistinto dai comuni mortali.

“Personalmente non credo che il DNA possa darci questo tipo di risposta” afferma Alberto Meloni, autore dello spettacolo “magnificamente Leonardo” che porta in scena nei migliori teatri,” piuttosto per capire la sua capacità di ragionamento, dovremmo interessarci di più e meglio al modo che aveva nello scrivere, nell’utilizzo degli spazi, nelle sottolineature delle parole e, ancor di più, analizzare bene i concetti che riportava nei suoi appunti”.

gli Italiani e le credenze su Leonardo?“Siamo un Paese strano, che crede ad ogni tipo di cosa venga scritta, come per esempio che i Francesi abbiano rubato la gioconda e la conservino gelosamente a Parigi, senza avere nessuna intenzione di restituircela: perchè mai dovrebbero farlo visto che fu proprio Leonardo a cederla al Re come regalo personale per i servigi offerti e la pensione ricevuta dal Re in persona?  le affermazioni viaggiano senza alcun tipo di controllo e verifica e non passa giorno che non venga attribuito a Leonardo un disegno, un manoscritto per poi fare una clamorosa e imbarazzante retromarcia!

Conosciamo Leonardo? Leonardo è il miglior simbolo del “made in Italy” nel mondo, ma proprio noi Italiani siamo forse tra i primi a confonderlo… veniamo da un Paese, l’Italia, che occupa lo 0,20 % dell’intero pianeta, eppure racchiude oltre il 70% del totale mondiale delle opere d’arte più straordinarie dell’intera umanità.  Se si vuole conoscere davvero Leonardo, dobbiamo capire la nostra storia,  là dove il Rinascimento a mosso i suoi primi passi, usare meno selfie e acquistare più biglietti per le mostre, altrimenti continueremo a parlare del nulla.

Leonardo era un personaggio indubbiamente complesso, questo era dovuto alla sua straordinaria cultura? Come in tutte le cose complesse, la complessità si basa su alcuni punti cardine che reggono un modello semplice di costruzione del pensiero, ma per potervi accedere, occorre stabilire i principi di ragionamento argomentato che ci fanno propendere per un concetto, un idea, un punto di vista.

Io credo che l’intelligenza prescinda dalla cultura personale, ma sia piuttosto la capacità di saper argomentare e quindi essere in grado di saper capire dove si possa trovare l’errore. Leonardo sapeva argomentare senza prima conoscere, e questo è talento, il frutto di grande osservazione, osservazione che chiunque può mettere in atto.” 

Allora tutti abbiamo la sua genialità? “non ho detto questo, ritengo che si debba capire come osservare le cose, che tipo di visione sistemica abbiamo, come ci accorgiamo della presenza delle cose intorno a noi e che valore diamo loro. Leonardo era brillante, curioso e affamato di sapere, questo modo di porsi gli ha consentito anche di commettere errori che potremmo definire grossolani, ma chi esplora mette in conto che l’ovvio può prevaricare la logica e rimettere tutto in discussione”.

Per capire davvero Leonardo quale percorso è meglio fare? “Parlare con storici esperti della materia, leggere testi e documentarsi e facendo tutto ciò, possiamo fare un idea, anche se superficiale, di cosa sia stato per se stesso e per i suoi contemporanei. Il mio spettacolo teatrale non offre soluzioni agli enigmi di Leonardo, si parla di ipotesi, di modelli mentali, io non ho e non pretendo di avere le spiegazioni alle eventuali domande, cerco di dare al pubblico una visione reale e attendibile del contesto nel quale Leonardo ha vissuto e si è confrontato e faccio in modo, in ogni spettacolo, di onorare con passione colui che il mondo ci invidia .