I gatti Ragdoll e gli anziani, un mondo d’amore

Ancora poco diffuso in Italia, il Ragdoll è un gatto che negli ultimi anni sta acquistando sempre più popolarità grazie alle sue straordinarie doti caratteriali.

L’allevamento del Ragdoll

è comunque storia recente: questa razza, infatti, è stata selezionata negli anni Sessanta dall’allevatrice nordamericana Ann Baker con l’intenzione di creare un gatto eccezionalmente docile, affettuoso e con le migliori capacità di adattamento.

Per riuscire nel suo intento, la Baker incrociò il Sacro di Birmania con un gatto affine all’Angora, ovvero due razze caratterizzate da una quasi totale assenza di aggressività.

Da questo paziente lavoro di selezione è derivata una razza felina talmente dolce, fiduciosa e amabile da meritarsi, appunto, l’appellativo di “ragdoll”, ovvero “bambola di pezza”.

A differenza della maggior parte dei gatti, che tendono ad irrigidirsi quando vengono presi in braccio, il Ragdoll ama trascorrere il suo tempo fra le braccia del padrone rilassandovisi completamente.

Un gatto molto socievole

Questo gatto, inoltre, odia la solitudine e tende a vivere in simbiosi con il suo compagno umano, adattandosi anche alle situazioni più scomode pur di non separarsene mai; il silenzio e la tranquillità sono la sua dimensione ideale, anche se non disdegna il gioco e la compagnia degli altri animali.

Possiede inoltre una spiccata empatia che gli permette di accorgersi quando qualcuno è triste e bisognoso di conforto: in questo caso, il Ragdoll si avvicina offrendo coccole o, semplicemente, la sua silenziosa presenza.

Pet Therapy e Ragdoll

Non a caso, questa razza viene spesso impiegata nelle sedute di pet therapy finalizzate alla cura della depressione.

Si comprende bene, quindi, la ragione per cui il Ragdoll viene indicato sempre più frequentemente come il compagno ideale delle persone anziane, con le quali condivide l’attitudine alla vita tranquilla, la preferenza per gli ambienti silenziosi e il continuo bisogno d’affetto.

Con l’anziano, il gatto Ragdoll può instaurare un legame unico fatto di coccole, di vicinanza e di amore incondizionato, aiutandolo a combattere la solitudine, la depressione e gli altri malesseri psicologici che spesso amareggiano l’età avanzata.

Essendo un gatto robusto, il Ragdoll non necessita di particolari riguardi per mantenersi in buona salute; anche il suo manto, nonostante sia lungo e folto, non è molto “impegnativo” e richiede solo un paio di spazzolate a settimana.

Tuttavia, la docilità con cui il Ragdoll consente all’essere umano di prendersi cura di lui può essere molto utile alla persona anziana per superare il senso di inutilità e la perdita di autostima.