Gli antenati degli orologi da polso: dalla meridiana a oggi

Sin da tempi antichissimi abbiamo avuto l’esigenza di misurare in qualche modo il trascorrere del tempo. Per molti secoli l’unico strumento che ha permesso agli esseri umani di iniziare a scandire il tempo è stato la meridiana. Costituita da un semplice palo infisso nel terreno, la meridiana può essere considerata la più antica antenata degli orologi da polso.

La meridiana e la clessidra, due antichissimi strumenti per misurare il tempo

La meridiana, però, non era uno strumento per misurare il tempo alla perfezione: il suo uso presentava diverse problematiche. Una di queste era l’impossibilità di utilizzarla durante la notte o nelle giornate nuvolose. L’esigenza di avere a disposizione degli strumenti più efficaci ha portato l’essere umano a inventare strumenti di volta in volta sempre più sofisticati.

Il passo successivo è stato la creazione della clessidra ad acqua, utilizzata sin dai tempi dell’Antico Egitto. Questo antico strumento per misurare il tempo era basato sulla semplice e regolare fuoriuscita dell’acqua da un contenitore forato. La clessidra permetteva di risolvere molti dei problemi legati all’uso della meridiana: poteva essere utilizzata sia di giorno, sia di notte a prescindere dalla presenza o meno del sole.

L’ingegno e la necessità di dar vita a strumenti sempre più efficaci ha portato alla successiva creazione di orologi ad acqua, gli idrocronometri: uno dei più antichi è l’orologio di Vitruvio, utilizzato anche per scopi militari.

In Cina, nel corso della dinastia Song si diffusero i cosiddetti “orologi a incenso”: degli incensieri contenenti bastoncini d’incenso o incenso in polvere preparati appositamente per bruciare a una velocità standard. Permettevano di misurare i minuti, le ore e persino i giorni.

Dall’orologio a pendolo all’orologio da polso

È stato, tuttavia, nel corso del Medio Evo che l’orologio ha iniziato ad assumere forme più simili a quelle che noi conosciamo. I primi a essere creati sono stati gli orologi a pendolo: appannaggio delle classi più aristocratiche, rispondevano all’esigenza di avere in casa uno strumento che permettesse di misurare il trascorrere dei minuti e delle ore in modo ancora più preciso.

Oltre a essere meri strumenti per misurare il tempo, questi orologi finivano per diventare veri e propri complementi d’arredo perché intagliati con cura e ricchezza di dettagli dalle mani di abili artigiani ebanisti.

Di pari passo hanno iniziato a diffondersi anche gli orologi da torre che, sempre nel corso del Medio Evo hanno iniziato ad abbellire campanili e importanti edifici d’interesse pubblico.

A livello domestico, gli orologi a pendolo si sono progressivamente trasformati da un lato per poter assicurare un uso più confortevole e dall’altro per poter assicurare una sempre maggiore precisione nella misurazione del tempo. Hanno iniziato a prendere vita, per esempio, gli orologi da mobile, quelli da carrozza e infine gli orologi da collo e quelli da taschino.

Le dimensioni degli orologi, quindi, si sono sempre più ridotte fino ad arrivare ai nostri moderni orologi da polso: funzionali, pratici da utilizzare ed estremamente versatili.

L’orologio è quindi uno degli strumenti che ha saputo adattarsi al meglio, nel corso dei secoli, alle nostre personali esigenze tanto da diventare un oggetto indispensabile nella nostra vita quotidiana.

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