Trader prudenti prima delle vacanze Pasquali. Ci sono troppi eventi ad alto impatto finanziario

Il lungo weekend di Pasqua è stato anticipato da una scelta evidente da parte degli investitori, che hanno deciso di muoversi lungo il sentiero delle prudenza. Del resto le tensioni che si respirano a livello internazionale, non suggeriscono nulla di diverso. Nessuno vuole correre rischi inutili tenuto conto che sta per cominciare la stagione delle trimestrali negli USA.

In questo periodo ai trader è tornato l’appetito per i safe heaven, tanto da fa innalzare i rendimenti dei governativi di qualità sui minimi da inizio anno. I Treasury decennali USA sono piombati al 2.28%, quelli decennali della Germania sono all0 0.2%. E poi ci sono i beni rifugio. L’oro ad esempio è balzato fino al 1279 dollari l’oncia, mentre il VIX sopra 15 (ovvero i massimi da cinque mesi). Basta guardare i grafici e fare un confronto broker Consob per vedere come l’andamento dell’oro abbia vissuto dei picchi in corrispondenza degli ultimi avvenimenti mondiali.

Gli eventi che spintono alla prudenza i trader

traderCi sono tanti motivi che spiegano la prudenza manifestata dagli operatori negli ultimi giorni (ricordiamo che in occasione delle festività Pasquali i mercati americani saranno chiusi fino a domenica, mentre quelli europei riapriranno martedì). Anzitutto il lancio di 59 missili Tomahawk da parte degli USA in Siria. L’invio della portaerei americana, la Carl Vinson, davanti alla Corea del Nord. I test missilistici di quest’ultima verso il Mar del Giappone e il successivo lancio della superbomba americana in Afghanistan. C’è poi il referendum del 16 aprile in Turchia, dove si deciderà se dare ancora più potere a Erdogan e poi le elezioni presidenziali in Francia. Sono tutti appuntamenti molto molto delicati.

Se guardiamo al recente passato, capiremo perché i mercati stanno reagendo con prudenza. Prevedere l’esito di una vicenda geopolitica è una cosa fattibile, prevedere la reazione dei mercati lo è molto meno. Pensiamo alla catastrofe che veniva preannunciata con Brexit, con l’elezione di Trump (si vedano in proposito le previsioni euro dollaro 2017) e con il referendum italiano. In tutti questi casi i mercati hanno reagito nel modo opposto a quelli che erano i timori, salendo sempre. E’ chiaro quindi che un evento geopolitico apparentemente negativo può invece portare inattese conseguenze positive. Ma può accadere anche il contrario. Ecco perché gli investitori in questi giorni rimangono cauti. Come dargli torto?