Piatti tipici calabresi: vincono pignolata e soppressata

La cucina della Calabria è sempre più conosciuta e apprezzata, sia dagli italiani – che ormai la scelgono spessissimo come meta per le vacanze estive – sia dagli stranieri, affascinati dalle bellezze naturali e architettoniche della regione, ma anche dalla tradizione gastronomica e culinaria del territorio.
Qualche esempio? Tra i piatti tipici calabresi maggiormente apprezzati della cucina regionale tradizionale troviamo la pignolata, ovvero uno dei dolci natalizi più diffusi nella regione. La pignolata si prepara creando dei piccoli gnocchi di pasta dolce, che vengono poi fritti e assemblati insieme con del miele fuso e infine decorati con zuccherini colorati. In alcuni casi, al posto del miele si utilizza il cioccolato fuso, sebbene questa versione sia più moderna e quindi meno legata alla tradizione. Tra i prodotti tipici calabresi più diffusi troviamo invece la soppressata, ovvero una salsiccia a base di grasso di maiale e peperoncino (sia dolce che piccante), che viene insaccata nel budello e poi messa ad essiccare in luoghi freschi e asciutti. Questa particolare salsiccia è molto versatile, può essere infatti utilizzata in tanti modi diversi: per farcire pizze e panini, per condire e impreziosire lasagne e parmigiane, oppure può essere semplicemente accompagnata da pane di grano duro tostato.

Ma perché si chiama soppressata?
Il nome deriva da una delle fasi della sua lavorazione: una volta preparato l’impasto, riempito e chiuso il budello, questo viene bucherellato con degli stecchini, praticando dei piccoli fori. A questo punto, tutte le soppressate vengono accatastate in una cesta e sistemate sotto un peso; questo procedimento permette ai liquidi organici presenti nella carne di fuoriuscire e ad essiccare correttamente la carne senza rischi di deperimento. Tra le specialità tipiche calabresi maggiormente apprezzati dagli italiani troviamo poi la sardella, che – per la preparazione necessaria a realizzare il prodotto finale – ricorda molto il garum, un’antica salsa a base di pesci che venivano messi a fermentare in grandi vasche al sole fino ad ottenere una salsa omogenea.