Debutto di “Forza venite gente”, il musical sulla storia di San Francesco d’Assisi In scena gli ospiti della RSA Lucia Mangano di Mascalucia

All’interno di un ideale giardino di Assisi, tra vivaci canti e divertenti coreografie, si snocciolano le fasi più significative della vita di San Francesco, messe in scena al Teatro Ambasciatori da un gruppo di attori molto speciali.

Si tratta degli ospiti della RSA “Lucia Mangano” di Mascalucia, interpreti d’eccezione diversamente abili, che con entusiasmo e impegno hanno lavorato alla realizzazione del musical in due atti “Forza venite gente”, emozionando gli oltre 1200 spettatori intervenuti, un numero nettamente superiore a qualsiasi aspettativa.

Uno spettacolo curato nei minimi dettagli da Giusi Sapienza, regista, scenografa, coreografa, costumista e animatrice dell’Istituto, che insieme con Daniela Messina, fisiokinesiterapista, e tutti gli operatori della struttura, ha saputo valorizzare e mettere in luce la parte più bella di questi ragazzi, con amore, impegno e grande professionalità.

Un simbolico percorso d’amore e rispetto già iniziato prima dell’apertura del sipario, con un video che racconta la figura di Antonietta Labisi, eroina della carità, attenta ai bisogni della gente, da sempre pronta a donarsi a favore dei meno fortunati, e fondatrice dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Magano” di Sant’Agata Li Battiati, accreditato presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles). A spendersi da anni per questa realtà, con cura e dedizione, il figlio, il prof. avv. Corrado Labisi, anima delle iniziative e un po’ papà di tutti i ragazzi, presidente e Legale Rappresentante anche della RSA “Lucia Mangano” di Mascalcia da lui fondata successivamente.

Ad introdurre lo spettacolo, presentato dalla giornalista Simona Pulvirenti, la lettera che Albert Einstein scrisse alla figlia Lieserl, un messaggio d’amore universale che l’avv. Labisi ha voluto trasmettere al pubblico presente in sala.

Protagonista indiscusso della scena, uno straordinario Mario Virzì, credibile e commovente  Francesco, intenso nel rapporto conflittuale con il padre, ma anche divertente e sorprendete nella sua quotidianità, immerso nella natura e tra la gente.

Nel cast attori disabili (Marcella Accaputo, Roberto Airò, Antonio Anastasi, Giuseppe Carletti, Antonio D’Anna, Domenica D’Anna, Andrea Gristina, Sebastiana Gristina, Leonarda Corsini, Benedetta Mirabella, Angela Valeria Nicolosi, Maurizio Nicosia, Mario Palvarini, Antonio Giardina, Giuseppa Romeo, Grazia Scevoli, Maria Granata, Annarita Segretario, Gianluca Scuderi, Giovanna Vinci e Mario Virzì), coadiuvati dagli operatori della RSA (Solarino, Giustolisi, D’Arrigo, Messina, Valenti, Currò con la figlia, Caronda, Signorino, Ponzo, Castrogiovanni, Delia, Musmeci, Testa, Cardì, Biondi, Di Stefano, Sapienza, Agozzino e Giordano), tutti perfettamente integrati nella narrazione, in uno spettacolo corale, non solo recitato ma anche “fatto” dagli attori stessi, artigiani degli oggetti di scena, dei costumi e delle scenografie, con l’ausilio del personale della “Lucia Mangano”.

Tra gli applausi dell’intero teatro che non si è risparmiato nel trasmettere il proprio entusiasmo, il prof. avv. Labisi è salito sul palcoscenico per i ringraziamenti finali.

“Sono certo –  ha detto emozionato – che San Francesco stasera è stato qui tra noi”. Poi ha voluto accanto a sé tutto il personale della struttura, la moglie, le figlie e la nipote membri del CDA, e il dott. Maurizio Gibilaro, coordinatore provinciale di Telethon, che ancora una volta ha sposato il progetto di una solidarietà nella solidarietà, portando le Uova di Pasqua di Telethon, messe in vendita dai volontari della Protezione civile “Le Aquile”, per la ricerca delle malattie genetiche rare.