Ispirato ad una storia vera, esce oggi il nuovo romanzo di Silvio Zenoni “La bambina che viveva sotto il tavolo” da Leucotea Project.

Una storia toccante, per far capire che alcuni sentimenti non appartengono solo al mondo degli adulti e possono creare cicatrici profonde.
 
Una bambina rinchiusa in un orfanotrofio trascorre le proprie giornate sotto il tavolino del dormitorio, isolata dal mondo, a tracciare sul pavimento strani disegni con il dito. Finché una mattina la madre le porta in dono una scatola di matite colorate. Dopo giorni di titubanza la bambina si decide ad aprire la scatola ed inizia a dipingere.
All’inizio i suoi disegni sono a tinte scure, quasi in bianco e nero, specchio dei giorni bui della sua infanzia; con il tempo la pittrice arriverà ad uno stile del tutto originale, fatto in prevalenza di chiari scuri, ma con la presenza improvvisa di un colore.
 
Nel romanzo prevalgono i momenti di analisi introspettiva, intervallati però da sequenze narrative della vita in istituto e, successivamente, della storia d’amore e del percorso artistico della protagonista.
 
Nato a Milano nel 1961, laureato in pedagogia e in psicologia, svolge la duplice professione di psicoterapeuta e docente di lettere, autore di numerosi articoli di letteratura e psicoanalisi pubblicati su riviste e del libro di racconti “Le parole lontane”. Vive e lavora a Milano. Questo è il suo secondo romanzo.
 
Nel 2014 ha pubblicato per Edizioni Leucotea: Vicino a te volo leggera.