Cravatte strette e larghe: come tenerle con cura

Le camicie si stirano, le scarpe si trattano, i pantaloni con la piega si ripongono in ordine all’interno dell’armadio: e con le cravatte come si fa? Questo accessorio viene annodato così tante volte nell’arco di una settimana da chi lo usa che non può che subire una sollecitazione costante.

Se la cravatta in seta non subisce alcun difetto se viene annodata con un Windsor o un Four-in-Hand una volta all’anno, in tutti gli altri casi bisogna aver cura della propria cravatta per evitare che si rovini velocemente. Un trattamento costante aumenta perciò la durata della vita della cravatta: la prima cosa da fare è togliere il nodo dopo ogni utilizzo allentando la cravatta e togliendola dalla testa. Solo in un secondo momento è giusto aprirla completamente e lasciarla distesa per qualche ora.
Per stirare le cravatte strette o quelle larghe è utile mettere un fazzoletto di cotone o di lino tra il ferro e il tessuto ed evitare di passare sugli angoli acuti, trattando i punti di piegatura solo con il vapore. Metodo casalingo? Far scorrere acqua calda nella vasca e appendere  sopra la cravatta!

Le cravatte vanno riposte appese o riposte in piano (quelle a fune sempre in posizione orizzontale) sulle apposite grucce in ordine di tinta o di materiale. L’importante è non lasciarle troppo addosso l’una all’altra ed evitare di piegarle.