Stampaggio Plastica: le varie fasi di lavorazione

Lo stampaggio della plastica è un lavoro industriale che può essere diviso in tre procedimenti: la progettazione del pezzo, il lavoro vero e proprio di stampa (che si può effettuare ad iniezione o con termoformatura) e la consegna del prodotto testato. Alcune aziende si occupano direttamente di tutte e tre le fasi, eliminando tempi morti e costi aggiuntivi. Una casa specializzata nello stampaggio di materiale plastico possiede punzoni, estrattori, carrelli e macchinari adatti all’elettroerosione e testati per tutte le altre azioni comprese nel processo produttivo. Ci vogliono presse ad iniezione e per il co-stampaggio bi-iniezione, comprensive della tecnica in-moulding e dotate dei più moderni impianti di automazione e di tutti i dispositivi necessari per termoregolazione, essiccazione e deumidificazione dei tecnopolimeri. Un assetto simile consente la specializzazione nella progettazione di stampi per materie plastiche di medie dimensioni e destinate a svariati usi: dal settore automobilistico e motociclistico a quello elettrico ed elettrodomestico. Comprendendo anche gli oggetti di arredamento e i giocattoli. Lo stampaggio plastica, assistito a gas, uno dei mezzi più frequenti in questo campo, è una tecnologia per la produzione di manufatti che permette la realizzazione di geometrie particolarmente complesse. Si basa sulla trasmissione della pressione di stampaggio al materiale attraverso gas, che non deve reagire col materiale ed evitare tensioni meccaniche. I vantaggi di questo sistema, oltre alle potenzialità di flessibilità e modulazione, stanno nell’economicità, nell’autonomia dai fornitori di gas compressi e liquefatti e nella purezza regolabile.

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